
Gli scienziati hanno sviluppato un prototipo di app per smartphone per rilevare le prime fasi del morbo di Alzheimer. L’app tiene traccia dei minimi cambiamenti nelle dimensioni della pupilla di una persona, che studi precedenti hanno dimostrato possono indicare una malattia neurologica preclinica.
Nel 2019, un team di ricercatori dell’Università della California, a San Diego, ha dimostrato come i test di risposta pupillare possono identificare le persone ad alto rischio genetico di sviluppare il morbo di Alzheimer. Il test prevede un attento monitoraggio dei cambiamenti nelle dimensioni della pupilla durante un compito cognitivamente gravoso.
L’idea è nata da uno studio che ha scoperto che una delle prime regioni del cervello a mostrare la degenerazione nell’Alzheimer era il locus coeruleus. Questa regione del cervello svolge un ruolo fondamentale nel controllo della dilatazione pupillare e i primi studi hanno dimostrato che i soggetti con decadimento cognitivo lieve avevano una maggiore dilatazione pupillare durante l’esecuzione di un test cognitivo complesso rispetto agli adulti cognitivamente sani.
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Eric Granholm, uno degli autori dello studio del 2019, ha collaborato con un team di ingegneri informatici dell’Università della California a San Diego per vedere se potevano utilizzare la moderna tecnologia delle fotocamere degli smartphone per acquisire accuratamente i dati di dilatazione della pupilla.
Lo sforzo di collaborazione ha portato alla creazione di un’applicazione prototipo per smartphone che può essere utilizzata nel tuo smartphone.
La nuova app utilizza le fotocamere presenti in molti smartphone moderni. In combinazione con i dati della fotocamera selfie a colori di uno smartphone, l’app può acquisire efficacemente le dimensioni della pupilla con una precisione millimetrica.
Per rendere l’app il più intuitiva possibile, il team di ricerca ha lavorato con diversi anziani per creare un’interfaccia semplice in modo che i test potessero essere eseguiti accuratamente a casa. Di conseguenza, è stato sviluppato un attacco per smartphone in plastica economico che consente all’utente di fissare la pupilla dell’occhio nella posizione corretta.
L’app è ancora in fase di prototipo, quindi non aspettarti di vederla presto sul tuo smartphone. I prossimi passi saranno testare l’applicazione su pazienti con decadimento cognitivo lieve.
“Anche se c’è ancora molto lavoro da fare, sono entusiasta del potenziale dell’utilizzo di questa tecnologia per portare lo screening neurologico fuori dal laboratorio clinico e in casa”
ha affermato Colin Barry, uno studente laureato presso il Dipartimento di elettricità e Ingegneria Informatica presso l’Università della California a San Diego e primo autore dell’articolo.
La malattia di Alzheimer (AD, demenza senile di tipo Alzheimer) è una malattia del cervello che si manifesta con una diminuzione delle prestazioni mentali e dei disturbi della personalità.
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