L'italiana MCS Morandi, violata dal ransomware Lockbit 2.0.
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Banner Desktop
320×100
L’italiana MCS Morandi, violata dal ransomware Lockbit 2.0.

L’italiana MCS Morandi, violata dal ransomware Lockbit 2.0.

Redazione RHC : 8 Gennaio 2022 21:17

Il giorno della pubblicazione dei dati della Bricofer (violazione che abbiamo visto qualche giorno fa), sempre sul DLS di Lockbit 2.0, viene pubblicata una ennesima altra violazione di un’azienda italiana, la MCS Morandi.

La MCS Morandi è una azienda di Molinetto di Mazzano in provincia di Brescia, che è nata nel 1961 in un piccolo capannone non lontano dal lago di Garda. I fratelli Pietro, Mario, Giovanni e Franco, appassionati di meccanica, seguendo l’onda del fiorente sviluppo industriale italiano, ebbero un’idea e il coraggio di realizzarla.

Fin dai primi anni la scelta aziendale è stata quella di specializzarsi nella costruzione di stampi ad iniezione di precisione per materie plastiche, con la determinazione di offrire ai propri clienti una gamma di servizi completa e professionale.

La scelta di lavorare per i mercati esteri risale proprio a quei primi anni, nel 1966 MCS Morandi produce già per il mercato americano e ben presto arriva ad esportare quasi il 90% del proprio fatturato verso paesi europei ed extra-europei tra cui USA, Regno Unito, Russia, Sudafrica, Venezuela e Turchia.

Dal 1975 al 1978 l’azienda costruisce 150 stampi per clienti Automotive in Russia, per la realizzazione della Fiat 124 russa, meglio nota come la Lada-Vaz Žiguli, l’auto che ha di fatto motorizzato l’Unione Sovietica. Nell’anno 1984, a seguito di un ulteriore ampliamento, si raggiungono i 4.000 mq di superficie coperta.

B939cf 243a486ab48d492e840f7a57f190b5e6 Mv2

Il countdown è stato impostato per il 19 gennaio 2022 alle 17:33 ora UTC, quando verranno pubblicati dei sample, trafugati dalla cyber gang dall’infrastruttura IT dell’azienda.

Solitamente, è molto probabile che tra l’azienda e l’organizzazione criminale sia in atto una trattativa relativa al pagamento del riscatto e LockBit, per effettuare “Pressing” sulla vittima, avvia il countdown.

Il ransomware LockBit

LockBit ransomware è un malware progettato per bloccare l’accesso degli utenti ai sistemi informatici in cambio di un pagamento di riscatto. Questo ransomware viene utilizzato per attacchi altamente mirati contro aziende e altre organizzazioni e gli “affiliati” di LockBit, hanno lasciato il segno minacciando le organizzazioni di tutto il mondo di ogni ordine e grado.

Si tratta del modello ransomware-as-a-service (RaaS) dove gli affiliati depositano del denaro per l’uso di attacchi personalizzati su commissione e traggono profitto da un quadro di affiliazione. I pagamenti del riscatto sono divisi tra il team di sviluppatori LockBit e gli affiliati attaccanti, che ricevono fino a ¾ dei fondi del riscatto.

E’ considerato da molte autorità parte della famiglia di malware “LockerGoga & MegaCortex”. Ciò significa semplicemente che condivide i comportamenti con queste forme consolidate di ransomware mirato ed ha il potere di auto-propagarsi una volta eseguito all’interno di una rete informatica.

RHC monitorerà la questione in modo da aggiornare il seguente articolo, qualora ci siano novità sostanziali. Nel caso ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Microsoft rilascia aggiornamenti urgenti per un bug zero-day di PLE sfruttato in Windows
Di Redazione RHC - 10/12/2025

Una vulnerabilità zero-day nel driver Windows Cloud Files Mini Filter (cldflt.sys) è attualmente oggetto di sfruttamento attivo. Microsoft ha provveduto al rilascio di aggiornamenti di sicurezza urg...

Immagine del sito
Vulnerabilità critica in FortiOS e altri prodotti Fortinet: aggiornamenti urgenti
Di Redazione RHC - 10/12/2025

Una vulnerabilità critica, monitorata con il codice CVE-2025-59719, riguarda le linee di prodotti FortiOS, FortiWeb, FortiProxy e FortiSwitchManager è stata segnalata da Fortinet tramite un avviso d...

Immagine del sito
Gli attacchi ransomware diminuiscono nel 2024, ma l’economia criminale rimane in espansione
Di Redazione RHC - 09/12/2025

Secondo un rapporto pubblicato di recente dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), l’attività globale del ransomware ha raggiunto il picco nel 2023, per poi crollare nel 2024. Questo calo...

Immagine del sito
Vulnus vs. Bug: il Coaching tra maschere pirandelliane e patch di sistema
Di Daniela Linda - 09/12/2025

Siamo connessi, connessi a tutto, iperconnessi. La nostra vita professionale e sociale è scandita da deadline strettissime e da un’asticella che viene continuamente alzata, dobbiamo spingere. Ci im...

Immagine del sito
Il 12 Dicembre a Roma, il summit IISFA: Cybercrime e Intelligenza Artificiale
Di Redazione RHC - 09/12/2025

Il Centro Congressi Frentani ospiterà il 12 dicembre la conferenza “Cybercrime, Artificial Intelligence & Digital Forensics”, l’evento annuale organizzato da IISFA – Associazione Italiana...