LastPass non ha subito una violazione dei dati. La paura degli utenti non era fondata.
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
320×100
LastPass non ha subito una violazione dei dati. La paura degli utenti non era fondata.

LastPass non ha subito una violazione dei dati. La paura degli utenti non era fondata.

29 Dicembre 2021 18:49

LastPass è un’app per la gestione delle password, il tipo di applicazione di sicurezza che abbiamo sempre consigliato di utilizzare per aumentare la sicurezza delle proprie parole chiavi.

Questi servizi possono memorizzare tutte le tue password e aiutarti a scegliere password univoche per ogni account.

Tutto ciò che devi ricordare è una password sicura. Ciò ti consente di accedere rapidamente a qualsiasi account online di cui hai salvato le credenziali nel tuo account.

Ma se un gestore di password dovesse subire una violazione dei dati, un utente malintenzionato potrebbe ottenere l’accesso a tutte le altre password e di conseguenza ai tuoi profili online.

Questo è il tipo di scenario di cui gli utenti LastPass hanno avuto paura martedì pomeriggio, quando sono emersi rapporti che indicavano una potenziale violazione dei dati. Tuttavia, LastPass ha affermato di non aver subito un attacco e gli aggressori non hanno avuto accesso alla password degli utenti memorizzate online.

Cosa è accaduto

Tutto è iniziato con un post su HackerNews. Un utente ha affermato che LastPass aveva bloccato un tentativo di accesso dal Brasile. Secondo un’e-mail di LastPass, gli hacker hanno utilizzato la password principale dell’account LastPass per entrare nel sistema.

“Ciò che mi preoccupa è che la password principale è stata archiviata in un file KeePassX crittografato localmente”

ha scritto un utente.

“Posso immaginare che qualcuno abbia il mio file KeePassX e la password (completamente diversa) per questo file. Se è così, sono in un mondo di dolore”.

LastPass ha successivamente confermato il tentativo di violazione dell’account, quindi l’e-mail ricevuta dalla vittima non era un attacco di phishing. Inoltre, altri utenti del forum hanno subito lo stesso tipo di attacco.

Ciò ha sollevato preoccupazioni sul fatto che LastPass abbia subito un attacco che potrebbe aver esposto gli account degli utenti. Una simile violazione dei dati sarebbe davvero uno scenario da incubo per chiunque utilizzi una password in grado di proteggere i propri account online.

La dichiarazione di LastPass

Tuttavia, secondo la società, non è quello che è successo. La società ha affermato che gli aggressori che tentano di violare gli account utilizzano combinazioni di nome utente e password di altre violazioni dei dati. Ecco la dichiarazione di LastPass:

“LastPass ha indagato su recenti segnalazioni di tentativi di accesso che sono stati bloccati e riteniamo che l’attività sia correlata al tentativo di ‘credential stuffing’, in cui un malintenzionato tenta di accedere agli account utente (in questo caso, LastPass) utilizzando indirizzi e-mail e password ottenuti da altre violazioni di dati.”

Inoltre, LastPass ha affermato di non aver visto alcuna prova di hacking. Gli aggressori non hanno hackerato gli account utente LastPass, ha spiegato la società:

“È importante notare che, al momento, non abbiamo alcuna indicazione che l’accesso agli account sia stato eseguito correttamente o che il servizio LastPass sia stato compromesso in altro modo. Monitoriamo regolarmente questo tipo di attività e continueremo ad adottare misure volte a garantire che LastPass, i suoi utenti e i loro dati rimangano protetti e al sicuro.”

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Kimwolf, la botnet che ha trasformato smart TV e decoder in un’arma globale
Redazione RHC - 20/12/2025

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze ...

Immagine del sito
35 anni fa nasceva il World Wide Web: il primo sito web della storia
Redazione RHC - 20/12/2025

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.c...

Immagine del sito
ATM sotto tiro! 54 arresti in una gang che svuotava i bancomat con i malware
Redazione RHC - 20/12/2025

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milio...

Immagine del sito
Un bambino, una mutazione, un algoritmo: così l’AI ha sconfitto una malattia mortale
Redazione RHC - 19/12/2025

Solo un anno fa, i medici non potevano dire con certezza se KJ Muldoon sarebbe sopravvissuto al suo primo anno di vita. Oggi sta muovendo i primi passi a casa, con la sua famiglia al suo fianco. Quest...

Immagine del sito
Vulnerabilità critica in FreeBSD: eseguibile codice arbitrario via IPv6
Redazione RHC - 19/12/2025

Una nuova vulnerabilità nei componenti FreeBSD responsabili della configurazione IPv6 consente l’esecuzione remota di codice arbitrario su un dispositivo situato sulla stessa rete locale dell’agg...