
Un insieme di quattro applicazioni dannose attualmente disponibili su Google Play, lo store ufficiale del sistema Android, stanno indirizzando gli utenti verso siti che rubano informazioni sensibili o generano entrate ‘pay-per-click’ verso gli operatori.
Alcuni di questi siti offrono alle vittime il download di strumenti o aggiornamenti di sicurezza falsi, per indurre gli utenti a installare manualmente i file dannosi.

Al momento della pubblicazione, le app sono ancora presenti su Google Play con un account sviluppatore chiamato Mobile apps Group e hanno un totale di installazioni di oltre un milione.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo un rapporto di Malwarebytes, lo stesso sviluppatore è stato esposto due volte in passato per aver distribuito adware su Google Play, ma gli è stato consentito di continuare a pubblicare app dopo aver inviato versioni pulite.
Le quattro app dannose scoperte questa volta sono:

Le app non hanno recensioni favorevoli su Google Play e molti utenti hanno lasciato commenti su annunci intrusivi che si aprono automaticamente nelle nuove schede del browser.
È interessante notare che lo sviluppatore risponde ad alcuni di questi commenti, offrendo di aiutare a risolvere i problemi con gli annunci.

Monitorando l’attività del software da Mobile apps Group, Malwarebytes ha rilevato che le app hanno un ritardo di 72 ore prima di mostrare il primo annuncio o aprire un collegamento di phishing nel browser web, quindi continuano ad avviare più schede con contenuti simili ogni due ore.
I ricercatori osservano che le nuove schede del browser vengono aperte anche quando il dispositivo è bloccato, quindi quando gli utenti tornano ai loro telefoni dopo un po’, trovano più siti di phishing e annunci aperti.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…
InnovazioneIl confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…
CulturaLa cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…
CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…
Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…