
Redazione RHC : 5 Dicembre 2021 17:04
Nella mattinata di sabato 4 dicembre, come riporta il Messaggero Veneto, i registri elettronici dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale di Sacile e Brugnera, hanno subito un attacco informatico.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
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I criminali informatici (ancora non è noto se siano stati anche gli stessi ragazzi della scuole), hanno manipolato alle 7.30 lo spazio delle note nel registro informatico inviando messaggi massimi per 1.200 studenti e famiglie dell’Isis Marchesini, Ipsia Della Valentina e Isis Carniello.
Nelle note c’era scritto il seguente messaggio:
“Nessuna lezione 4 dicembre. L’alunno ha il gay e deve essere portato subito in un centro specializzato”.
Non è il primo hack che vediamo sui registri elettronici, infatti il sindacato ha subito denunciato: “La rete è vulnerabile”, pertanto occorre agire quanto prima per ripristinare la sua sicurezza.
Ma questo sembra un messaggio standard come “non pagheremo nessun riscatto”, che va tanto di moda negli incidenti ransomware di oggi.
Intanto alcune scuole si stanno organizzando, come la notizia che abbiamo riportato ieri della scuola superiore Badoni di Lecco che ha avviato un percorso per il triennio in cybersecurity.
Questa è la miglior risposta ad un incidente informatico che può avere una scuola superiore, in questo periodo storico.
Redazione
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