
Il nuovo album della rock band americana The Smashing Pumpkins chiamato “ATUM: A Rock Opera in Three Acts”, composto da tre parti di 11 tracce ciascuna, è finalmente andato in vendita sui servizi di streaming musicale.
La prima parte è stata rilasciata a novembre dello scorso anno, la seconda a gennaio di quest’anno e l’ultima l’altro giorno, il 5 maggio.
Billy Corgan, cantante degli Smashing Pumpkins, ha recentemente rivelato sul podcast del Klein/Ally Show, un programma radiofonico mattutino sulla stazione statunitense KROQ, che gli hacker hanno quasi interrotto l’uscita dell’album rubando alcuni dei dati.
Secondo Corgan, l’attacco è avvenuto circa sei mesi fa, mentre l’album era ancora in fase di missaggio e masterizzazione. Il cantante ha sperimentato una certa incertezza e ansia durante l’intero processo di lavoro sull’album, perché aveva paura di una possibile fuga di tracce nel pubblico dominio anche prima dell’uscita ufficiale.
Uno dei “fan” degli Smashing Pumpkins, ha contattato Corgan e lo ha informato che nove brani del suo nuovo album erano caduti nelle sue mani. Il truffatore si è offerto di rimuovere i file trapelati per una notevole somma di denaro, a cui Corgan è stato costretto ad accettare, pagando un riscatto di tasca propria, per non deludere i fan e rovinare il successo commerciale del prossimo album.
Successivamente, l’esecutore si è rivolto all’FBI, i cui dipendenti hanno lavorato in modo rapido e preciso. Per la gioia del cantante, i rappresentanti del dipartimento hanno presto rintracciato l’aggressore e lo hanno arrestato.
Le fughe di singoli brani musicali o di interi album su Internet, giorni, settimane o persino mesi prima di un’uscita programmata non sono insolite. In alcuni casi, gli hacker irrompono effettivamente nei computer degli artisti musicali utilizzando software speciali per impossessarsi di qualcosa di interessante. Spesso anche le versioni demo o le opere rifiutate che non sono mai state destinate all’ascolto pubblico diventano di dominio pubblico in questo modo.
Uno dei primi album musicali della storia moderna a trapelare su Internet prima del previsto è stato l’album dei Depeche Mode del 1993, Songs of Faith and Devotion. Un certo criminale è riuscito a impossessarsi delle registrazioni del gruppo dalla fase di pre-produzione, le ha trasformate in tracce a tutti gli effetti e le ha fatte trapelare al pubblico.
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