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Giorno: Maggio 16, 2022

Intervista a KillMilk, il fondatore di KillNet di Lenta.ru

Autore: Carlo Maria Di PietroData Pubblicazione: 16/05/2022 Il sito russo «Ленте.ру» lo scorso aprile aveva pubblicato l’articolo «Не надо было угрожать моей стране» – letteralmente «Non avresti dovuto minacciare il mio paese» a firma Артур Галеев. «Хакеры Killnet защищают Россию, сражаясь с Anonymous и НАТО. Кто за ними стоит?» – Gli hacker di KILLNET proteggono la Russia combattendo Anonymous e la NATO. Chi c’è dietro di loro? Pochi giorni dopo che gli hacker di Anonymous hanno dichiarato guerra informatica alla Russia, i loro rivali russi si sono riuniti in KILLNET. Gli attivisti di KILLNET hanno esortato il popolo russo a non aver paura

Killnet insulta Anonymous e minaccia i server delle centrali nucleari con attacchi DDoS

Killnet pubblica un post in formato Base64 sul suo account Telegram che ha avuto oltre 1200 reazioni e visualizzato oltre 11.000 volte, che riporta, una volta convertito e tradotto dal russo quanto segue: “Anonymous, succhia il nostro enorme cazzo insieme al tuo governo. Entro 24 ore, inizierà l’inferno per i tuoi paesi. Molti non capiscono la potenza degli attacchi ddos, ma immaginano che se i server di una centrale nucleare vengano attaccati, non è così difficile scoprire cosa possa succedere al sistema.” Molte sono le icone dubbiose come reazioni al post, in quanto gli utenti non hanno compreso il significato del messaggio.

Anonymous IT vs Killnet vs Polizia di Stato. L’Italia nel cyber-conflitto hacktivista

Gli hacker di KillNet sono riusciti ad hackerare il 13 di maggio l’account Twitter dell’affiliato italiano del gruppo di hacktivisti Anonymous, riportando una serie di messaggi spazzatura. Dopo aver ripristinato gli accessi, Anonymous IT si è scusato con il suo pubblico per dei “post vergognosi” che sono stati pubblicati sulla loro pagina, assicurando che questo non accadrà mai più. Anonymous IT il 16 di maggio intorno all’ora di pranzo pubblica un post riportando una print screen nella quale è presente un account protonmail presumibilmente appartenente a Killnet, riportando le password di accesso. Il messaggio finisce con una dichiarazione di Anonymous che procederà

Legion of Russia è pronto a colpire l’Italia: “Gli esercizi sono finiti, la Legione è pronta”

Dopo che questa mattina il collettivo di hacktivisti Killnet ha preso di mira la Polizia di stato italiana, dopo aver pubblicato un tweet che riportava di aver sventato gli attacchi all’Eurovision: Ha riportato il seguente messaggio: “Secondo i media stranieri, killnet ha attaccato l’Eurovision e sono stati fermati dalla polizia italiana. Ma killnet non ha attaccato l’Eurovision. Invece oggi Killnet dichiara ufficialmente guerra a 10 paesi, inclusa la polizia ingannevole italiana. A proposito, il tuo sito ha smesso di funzionare, perché non hai lasciato questo attacco come hai fatto per l’Eurovision? 😂” In un nuovo post sul canale Telegram, il sottogruppo di

KillNet trolla e dichara guerra alla Polizia di Stato Italiana

Questa mattina, sono apparsi sul profilo telegram di KillNet un meme e un commento riferito alla nostra Polizia di Stato da parte del collettivo di hacktivisti di origine russa KillNet. Come abbiamo visto, recentemente una serie di attacchi DDoS si sono scaraventati sulle infrastrutture italiane, da parte di altri gruppi appartenenti al collettivo KillNet, come Legion Russia, il quale ha abbattuto il sito del Senato utilizzando un attacco DoS soprannominato “slow HTTP Attack”, che abbiamo analizzato questa mattina a livello tecnico su RHC. Nel commento viene riportato quanto segue: “Secondo i media stranieri, killnet ha attaccato l’Eurovision e sono stati fermati dalla

Google Chrome interrompe gli aggiornamenti nella Federazione Russa

I media riferiscono che il browser Chrome ha smesso di aggiornarsi su alcuni smartphone Android in Russia. Secondo Rozetked, gli utenti hanno iniziato a riscontrare problemi già dal 9 maggio 2022, quando si è scoperto che non erano in grado di aggiornare o installare l’app Google Chrome dal Google Play Store. La pubblicazione Kommersant scrive che è impossibile aggiornare Google Chrome e il componente di sistema Android System WebView, e i giornalisti sono riusciti a riprodurre il problema sui telefoni Samsung e Xiaomi con Android versioni 10, 11 e 12, mentre su un telefono Nokia con Android 9, il browser si è aggiornato all’ultima versione senza

Attacco DoS al Senato. Come proteggersi dai slow Http Attack

Molti si sono chiesti come mai l’infrastruttura IT del Senato abbia collassato con un attacco di denial of service (DoS). Non erano presenti sistemi Anti DDoS? Come questo articolo cercheremo di fare chiarezza su cosa sono gli “slow HTTP Attack”, quale tool è stato utilizzato dal collettivo KillNet/Legion Russia per eseguire l’attacco e come proteggersi da queste insidiose minacce. Il sistema utilizzato per l’attacco  Gli attacchi effettuati da Killnet/Legion Russia, hanno utilizzato un tool, gratuitamente scaricabile online che si chiama Blood, che avevamo anticipato qualche articolo fa, proprio mentre l’attacco contro il Senato della repubblica italiana si stava consumando. Blood risulta scaricabile

Un terzo dei russi utilizza le VPN per raggiungere i social network USA

Il 26% dei russi continua a utilizzare i social network quali Instagram e Facebook (di proprietà di Meta, riconosciuto come estremista nella Federazione Russa) utilizzando delle VPN, riporta TASS riferendosi a uno studio di Otkritie Bank. La maggior parte degli intervistati rimasti su Facebook e Instagram si trova negli Urali (32%) e nella regione di Mosca (30%) e meno di tutti nel Distretto Federale Meridionale (15%). Dopo aver bloccato i social network, il 39% degli intervistati ha smesso di usarli in linea di principio. La maggior parte di questi cittadini (48%) vive a San Pietroburgo e nella regione di Leningrado.  Allo stesso tempo, il 5%

8000 mail ad indirizzi PEC della PA per diffidare da Google Analytics

Autore: Michele PinassiData Pubblicazione: 15/05/022 Giovedì 12 maggio 2022 è stata inviata, a quasi 8000 indirizzi PEC di altrettante Pubbliche Amministrazioni italiane, una diffida a usare lo strumento Google Analytics, popolare strumento di monitoraggio e analisi per i siti web. Il motivo? Secondo l’European Data Protection Board, se non adeguatamente configurato, questo strumento lede i diritti degli utenti ed espone l’Ente a sanzioni anche pesanti. “Sono ancora troppi i siti web delle PA italiane che non rispettano a pieno quanto previsto dal Regolamento Generale per la Protezione dei Dati Personali (GDPR): quando le violazioni vengono commesse dalle istituzioni pubbliche, oltre al diritto individuale

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