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Autore: Chiara Nardini

Dopo la ASL1 Abruzzo, ora la Basilicata. Aborti, Sieropositivi e cartelle cliniche pronte ad essere pubblicate nel Darkweb

Dopo l’Abruzzo, gli hacker puntano alla Basilicata. Non è chiaro se si tratti dello stesso gruppo ransomware Monti che ha colpito la ASL1 dell’Aquila, dove sono stati rubati oltre 522 GB di dati sanitari e pubblicati nel darkweb negli ultimi giorni. Tuttavia, il precedente abruzzese sta seminando il panico anche a Potenza e Matera, dove fioccano segnali di incursioni non autorizzate nel sistema. Informazioni sensibili come cartelle cliniche, aborti, diagnosi di HIV, gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili sono pronte ad essere diffuse nel darkweb, se un riscatto non verrà pagato, come viene riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La società Gesan da l’allarme,

Carte di identità con Selfie di italiani in vendita. Ora puoi aprire un conto online anonimo con 500 dollari

Su un noto forum underground in lingua russa, un venditore ha riportato recentemente un post che mette in vendita un set di 270 carte di identità di cittadini italiani. Oltre alla carta di identità (che specifica fronte retro), mette a disponibile anche il “selfie” della persona che mostra la sua carta di identità in mano. Il criminale informatico riporta che ogni identità – delle 270 in su possesso – viene venduta per 500 dollari l’una. Queste informazioni possono essere utilizzate dai criminali informatici per attività illegali, come l’apertura di conti bancari, l’acquisto di beni o servizi a nome della vittima, l’accesso a

La Ferrari ha rischiato la compromissione del suo sito WordPress a causa di un plugin non aggiornato

Sul sito ufficiale della casa automobilistica Ferrari è stata scoperta una vulnerabilità che potrebbe consentire agli aggressori di accedere a informazioni riservate. Lo ha riferito la società di sicurezza informatica Char49. La vulnerabilità è stata scoperta a marzo dai ricercatori di Char49. La Ferrari ha risolto il problema in una settimana. I ricercatori hanno notato che il dominio “media.ferrari.com” è alimentato da WordPress e utilizza una versione molto vecchia del plug-in W3 Total Cache, installato su oltre 1 milione di siti. Il plug-in è vulnerabile alla vulnerabilità CVE-2019-6715 (CVSS: 7.5), che consente a un utente malintenzionato non autorizzato di leggere file arbitrari. Lo sfruttamento della vulnerabilità ha consentito ai ricercatori di ottenere accesso

Gratteri: “Dobbiamo assumere ingegneri informatici e hacker”. Il crimine è più forte dello Stato se non corriamo ai ripari

Il procuratore della Repubblica Nicola Gratteri è intervenuto recentemente ad un convegno alla sala stampa della Camera dei deputati, dove è stato presentato il rapporto “Le mafie nell’era digitale”. All’interno del suo discorso ha ripetuto quanto segue: “Mentre la politica discute di utilità o meno delle intercettazioni, le mafie sono sempre più presenti nei social ma soprattutto sono in grado di pagare degli hacker e di crearsi nuovi sistemi di comunicazione simili a Whatsapp e a Telegram. Noi ad ora non siamo riusciti a bucare nessuno dei loro sistemi comunicativi. Bisogna finirla di arruolare solo il maresciallo o il poliziotto o il carabiniere nei servizi segreti. Dobbiamo assumere ingegneri informatici e hacker, altrimenti non riusciremo mai a

Bianlian rivendica un attacco informatico all’italiana Lifenet

La banda di criminali informatici di Bianlian ha rivendicato all’interno del proprio Data LeakSite (DLS) un attacco informatico all’italiana Lifenet. I criminali informatici dichiarano che avrebbero esfiltrato 1,5TB di dati dalle infrastrutture IT dell’azienda, riportando che sarebbero in possesso dei dati dei pazienti, degli impiegati, indirizzi, numeri di telefono, email, ma mancano ad ora evidenze specifiche delle veridicità di quanto da loro asserito. Inoltre riportano che avrebbero anche informazioni relative ai risultati degli esami clinici e informazioni biometriche. Nel post, la cyber-gang criminale riporta che l’azienda ha una Revenue di 100 milioni di dollari e fornisce anche 478 file in formato zip

ASL1 Abruzzo. Monti dichiara di pubblicare i documenti sul “monitoraggio della pressione arteriosa”. Ma nessuna dichiarazione dalla ASL

Come abbiamo riportato questa mattina, l’incidente alla ASL1 Abruzzo è un incidente importante. Come abbiamo visto, mentre alcune infrastrutture risultano in blocco completo, i criminali informatici hanno riportato nella giornata di ieri un documento che attesta di essere in possesso di informazioni mediche dei pazienti. Poco fa Monti ransomware ha aggiornato il suo post nel suo data leak site (DLS) dove minaccia di pubblicare una serie di dati sensibili dell’organizzazione, tra cui informazioni sui dipendenti, dati legali, documenti del file server e del sistema Archiflow. Inoltre, il post afferma che pubblicheranno una parte dei documenti relativi al monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa

Incidente informatico alla ASL1 Abruzzo. La situazione è grave, ma c’è poca comunicazione

L’Asl dell’Aquila è stata recentemente attaccata da un gruppo di hacker criminali, che hanno rubato dati sensibili per oltre 500 gigabyte, compresi referti, analisi, cartelle cliniche e esami medici. Uno dei file è stato pubblicato nelle underground (con link nel clearweb) come elemento di pressione verso l’azienda sanitaria violata, opera del gruppo ransomware Monti, che richiede un riscatto in cambio della restituzione delle informazioni. La Polizia postale sta indagando per individuare i responsabili, che si presume siano nascosti dietro pseudonimi e spesso residenti fuori dall’Europa. Per risolvere la situazione, la direzione aziendale ha convocato i capi dipartimento per mettere a punto un

Attacco alla ASL1 di Sulmona. Iniziano a trapelare dati. Una Ecografia Ginecologica è nel clear web

Come abbiamo riportato in questi ultimi giorni, un incidente informatico di tipo ransomware ha coinvolto la ASL1 di Avezzano – Sulmona inizialmente causando dei disservizi al Centro Unico di Prenotazione. Dopo qualche ora dall’inizio del disservizio, si è scoperto che la cybergang Monti ransomware aveva pubblicato all’interno del suo data leak site (DLS) un post che riportava l’avvenuta violazione delle infrastrutture IT dell’azienda sanitaria. La cosa più preoccupante che veniva riportato e che i dati esfiltrati dalle infrastrutture IT contenevano anche informazioni sui malati sieropositivi e quindi affetti da HIV. Nella giornata di oggi, Monti Ransomware pubblica, all’interno del suo sito un

Giallo alla ASL1 di Sulmona. “L’archivio informatico è integro” vs “download di dati sui pazienti sieropositivi”. Occorre chiarezza

L’incidente informatico alla ASL1 di Sulmona, del quale abbiamo parlato ieri, che successivamente è stato rivendicato dalla cybergang Monti ransomware, ancora non ci consente di comprendere appieno i reali impatti. L’attacco si è palesato nella giornata di ieri, quando il Centro Unico di Prenotazioni non ha consentito all’utenza di poter prenotare visite e chi si era recato in loco, è stato rimandato a casa in quanto il sistema informatico era in panne. L’azienda ha immediatamente messo al lavoro una task force per poter ripristinare il guasto, in quanto in un primo momento si pensava ad un normale disservizio dovuto ad un malfunzionamento

Attacco informatico alla ASL1 dell’Aquila. Dati dei pazienti sieropositivi e 522GB in possesso di Monti

Come abbiamo riportato poco fa, un attacco informatico non meglio precisato ha colpito il Centro Unico di Prenotazioni (CUP) della ASL1 dell’Aquila creando una serie di disagi ai pazienti. Ancora non si conosceva le motivazioni dell’attacco al momento della pubblicazione del precedente articolo, ma poco fa compare sul data leak site (DLS) di Monti ransomware, un post che riporta l’avvenuta compromissione della ASL1. Dal post che rivendica l’attacco sul DLS di Monti alla ASL1 di Avezzano, Sulmona, L’Aquila, si parla di 522GB di dati esfiltrati dalle infrastrutture IT dell’azienda sanitaria. Inoltre viene riportato che “Molteplici vulnerabilità hanno consentito il download di dati

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