
Dopo la ASL1 Abruzzo, ora la Basilicata. Aborti, Sieropositivi e cartelle cliniche pronte ad essere pubblicate nel Darkweb
Dopo l’Abruzzo, gli hacker puntano alla Basilicata. Non è chiaro se si tratti dello stesso gruppo ransomware Monti che ha colpito la ASL1 dell’Aquila, dove sono stati rubati oltre 522 GB di dati sanitari e pubblicati nel darkweb negli ultimi giorni. Tuttavia, il precedente abruzzese sta seminando il panico anche a Potenza e Matera, dove fioccano segnali di incursioni non autorizzate nel sistema. Informazioni sensibili come cartelle cliniche, aborti, diagnosi di HIV, gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili sono pronte ad essere diffuse nel darkweb, se un riscatto non verrà pagato, come viene riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La società Gesan da l’allarme,










