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Risultati di ricerca per: runet – Pagina 3

RHC al NAMEX Annual Meeting 2022

Autore: Mauro Montineri Nei giorni scorsi nella splendida cornice di Villa Miani in Roma si è tenuto, di nuovo in presenza, il meeting annuale di NAMEX, il maggior IXP dell’Italia centro-meridionale. Subito dopo l’apertura dei lavori affidata a Renato Brunetti presidente di NAMEX e Nicola Zingaretti presidente della Regione Lazio, l’evento ha avuto un momento di alto coinvolgimento di tutti partecipanti quando Maurizio Goretti CEO di NAMEX ha parlato del progetto “Keep Ukraine Connected” (https://nogalliance.org/our-task-forces/keep-ukraine-connected/) nato per mantenere attiva l’infrastruttura Internet in uno scenario di guerra. A tal proposito Goretti ha dichiarato a RHC che: “ci troviamo in questo momento che non

Nasce NashStore, la risposta russa al Play Store di Google

Autore: Davide SantoroData pubblicazione: 16/05/2022 Attualmente ci sono più di 1000 applicazioni a disposizione degli utenti ed un sistema per il pagamento digitale di beni verrà implementato nel prossimo futuro Il 16 Maggio 2022 la “Digital Platforms” ha reso pubblico l’accesso al servizio NashStore che è l’analogo russo di Google Play per il download di applicazioni sul proprio smartphone. Inoltre, hanno lanciato un servizio di registrazione per l’app store alternativo rivolto agli sviluppatori stranieri provenienti dall’Asia, dall’Europa e dall’America. “Il play store di NashStore può essere scaricato da chiunque direttamente dal sito ufficiale nashstore.ru , oltre a rivolgerci a tutti gli sviluppatori

Capacità informatica degli stati, corridoi energetici e cyber attacchi: l’economia digitale dipende dalla rete energetica globale

Autore: Olivia Terragni e Roberto VillaniData Pubblicazione: 07/04/2022 Quanto ed in che modo gli attacchi informatici sono collegati ai corridoi energetici globali? Quali invece sono le capacità informatiche degli stati che nel caso di una guerra informatica o di una “guerra fredda digitale” possono operare in modo difensivo/offensivo creando un deliberato attacco ai sistemi informativi per scopi strategici o militari? Quanto la sicurezza delle infrastrutture energetiche – soprattutto la nostra –  è vulnerabile a questo tipo di offensiva? Sono tutte domande a cui cercheremo di dare risposta utilizzando due strumenti indispensabili per me e Roberto: l’intervista e la cyber-geopolitica con una sequenza

Con Lantern, Internet in Russia è Libero

Mentre la Russia si preparava a disconnettersi da internet e abilitare la sua Runet e ottenere il controllo completo sul flusso di informazioni, anche la compagnia americana Lantern si sta preparando. Sta costruendo una rete stabile sul territorio della Federazione Russa che il governo russo non potrà spegnere. Nelle ultime quattro settimane, l’applicazione Lantern ha guadagnato rapidamente popolarità tra gli utenti russi, consentendo loro di aggirare il blocco di Facebook, Twitter e Instagram. Ora l’azienda sta costruendo qualcosa di più resiliente: una rete interna peer-to-peer che consente agli utenti russi di caricare e condividere contenuti anche se il governo chiude completamente Internet.

Internet è ineluttabile? Scenari del prossimo muro digitale

Autori: Olivia Terragni, Ilaria Montoro, Antonio Piovesan, Massimiliano BrolliData pubblicazione: 19/03/2022 Da bambini ci insegnano che la storia si ripete, quasi come se le regole della storia fossero assolute come quelle della fisica, ma non è così: ciò che accade nella storia – anche se le dinamiche sono simili – accade solo una volta, provocando risultati diversi, ogni volta, come in un gioco. Questo gioco – che noi qui chiamiamo  cyber-fantapolitica –  riguarda alcuni scenari che si stanno delineando sul futuro di Internet. Oggi vogliamo parlarvi infatti di ciò che succede al nostro Internet a causa del conflitto in corso tra Russia

il mondo preferisce costruire nuove “cortine di ferro digitali” piuttosto che parlare.

Mentre un’altra settimana di “operazioni speciali” in Ucraina volge al termine, tutti i principali fornitori di servizi cloud statunitensi si sono ritirati dagli affari in Russia. Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud, Dell, HPE, IBM Cloud, Oracle e VMware, sono solo alcune delle grandi big IT che hanno smesso di vendere ai clienti della Federazione Russa i loro servizi. Probabilmente (ma questo la storia ce lo dirà nel prossimo futuro), in un mondo così cyber-tecnologico come quello di oggi, ogni stato è interconnesso in un tessuto geopolitico nel quale tutti sono dipendenti dagli altri. Pertanto, piuttosto di generare chiusure e nuovi

5 milioni di russi hanno installato una VPN per aggirare la censura

In Russia, nelle ultime 2 settimane, si è verificato un blocco di massa dei media e dei siti web di notizie, che ha notevolmente ostacolato l’accesso dei cittadini a fonti di informazione alternative. Di conseguenza, la domanda di soluzioni VPN è salita alle stelle per aggirare tali divieti e tali blocchi. La necessità di utilizzare una VPN è aumentata ancora di più perché aziende come Netflix, TikTok e molte altre, hanno cessato le attività nella Federazione Russa. Il fenomeno I download combinati delle prime 10 app di VPN su App Store e Google Play hanno iniziato ad aumentare il 24 febbraio. I download

Anche Fortinet lascia il mercato russo. Facciamo qualche riflessione.

Fortinet® (NASDAQ: FTNT), leader globale nelle soluzioni di sicurezza informatica end-to-end, integrate e automatizzate, ha annunciato oggi che cesserà le operazioni in Russia. L’azienda ha interrotto tutte le vendite, il supporto e i servizi professionali per Fortinet. Fortinet continua a seguire tutti i protocolli di sicurezza, nonché le leggi e le linee guida del governo degli Stati Uniti e di altri paesi. Fortinet ha anche promesso di supportare i dipendenti in Russia che rimarranno senza lavoro. “L’azienda sta lavorando con clienti e governi di tutto il mondo per difendersi dagli attacchi informatici russi. In qualità di membro fondatore del Cyber ​​Security Center

La Russia sta costruendo un muro invisibile per disconnettersi dall’internet globale.

Muri invisibili, muri digitali. Dopo la grande muraglia e il muro di berlino, l’evoluzione del nuovo “muro” diventa digitale e sta per essere costruito in Russia. Si tratta di un primo grande precedente che mina nel profondo il world wide web e la sua filosofia di un mondo interconnesso, dove il sapere e la conoscenza possa essere distribuita verso di tutti, nessuno escluso. Lo avevamo anticipato a seguito di una pubblicazione di Anonymous, ne avevamo parlato diversi anni fa del processo di “dedigitalization”, che ci porterà a creare confini invisibili e “bolle” dove la chimera del nazionalismo e della sicurezza nazionale spaccherà

La disconnessione della Russia da Internet crea un precedente molto pericoloso.

Prepariamoci alla dedigitalization. Se non sarò oggi sarà domani, ma Internet che vedranno i nostri figli sarà completamente diverso rispetto a quello che conosciamo ora. Saranno “confini invisibili” e “Muri digitali” che divideranno il mondo per interessi geopolitici ed economici. Gli esperti affermano che il tentativo della Russia di isolarsi dal resto del mondo, lascierà i cittadini vulnerabili alla propaganda, oltre a indebolire il tessuto e la stabilità del World Wide Web. I commenti sono arrivati ​​sullo sfondo degli appelli dell’Ucraina alla Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN), la quale chiedeva che la Russia fosse esclusa dal registro globale dell’organizzazione.

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