Apple e Google sotto pressione: garante tedesco vuole rimuovere DeepSeek
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Apple e Google sotto pressione: garante tedesco vuole rimuovere DeepSeek

Apple e Google sotto pressione: garante tedesco vuole rimuovere DeepSeek

28 Giugno 2025 09:59

Dopo il Garante italiano, ora il garante tedesco per la protezione dei dati ha chiesto ad Apple e a Google, sussidiaria di Alphabet, di rimuovere l’app DeepSeek della startup cinese di intelligenza artificiale (IA) dai loro negozi online a causa di preoccupazioni relative ai dati personali. In una dichiarazione rilasciata venerdì, Meike Kamp ha affermato di aver fatto questa richiesta perché, a suo dire, DeepSeek stava trasferendo illegalmente dati personali di utenti tedeschi in Cina.

Ora i due colossi tecnologici statunitensi dovranno valutare rapidamente questa richiesta prima di decidere se bloccare o meno l’app in Germania, ha aggiunto. DeepSeek non ha risposto alla richiesta di commento, mentre Apple e Google non erano immediatamente disponibili per un commento. Nelle sue condizioni d’uso, DeepSeek dichiara di archiviare molti dati personali, come le richieste inviate al suo programma di intelligenza artificiale o i file scaricati, su computer situati in Cina.

“DeepSeek non è stata in grado di fornire alla mia agenzia prove convincenti del fatto che i dati degli utenti tedeschi siano protetti in Cina a un livello equivalente a quello dell’Unione Europea”, sostiene Meike Kamp. “Le autorità cinesi hanno ampi diritti di accesso ai dati personali nell’ambito della sfera di influenza delle aziende cinesi”, continua.


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Meike Kamp ha dichiarato di aver preso la decisione dopo aver chiesto a DeepSeek a maggio di conformarsi alle norme sui trasferimenti di dati al di fuori dell’Unione Europea (UE) o di rimuovere la sua app dagli store di Apple e Google. Ha affermato che DeepSeek non ha mai risposto alla sua richiesta. La startup cinese ha scosso il mondo della tecnologia a gennaio affermando di aver sviluppato un modello di intelligenza artificiale in grado di rivaleggiare con quelli di aziende americane come OpenAI, creatrice di ChatGPT, a un costo molto più basso.

L’Italia ha bandito DeepSeek dagli app store all’inizio di quest’anno, adducendo come motivazione la mancanza di informazioni circa l’utilizzo dei dati personali, mentre i Paesi Bassi hanno vietato l’app sui dispositivi governativi. Negli Stati Uniti è in preparazione un disegno di legge che impedirebbe alle agenzie americane di utilizzare modelli di intelligenza artificiale sviluppati in Cina.

Reuters, citando un alto funzionario statunitense, ha riferito questa settimana che DeepSeek ha assistito Pechino in operazioni militari e di intelligence.

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