
Secondo quanto emerso, Chess.com, il gigante degli scacchi online, ha subito una violazione dei dati che ha messo a rischio le informazioni personali di 4.541 individui, come indicato in una documentazione inviata all’ufficio del procuratore generale dello stato del Maine.
L’incidente informatico è avvenuto il 5 giugno 2025 ed è stato scoperto quasi due settimane dopo, il 19 giugno 2025. Chess.com ha confermato che la violazione è stata il risultato di un attacco informatico esterno, in cui gli aggressori hanno ottenuto l’accesso non autorizzato a dati sensibili.
L’azienda ha riferito che gli hacker sono riusciti a ottenere nomi e dati personali, senza tuttavia fornire un dettaglio completo di tutti gli elementi di dati esposti. La violazione ha interessato utenti di diverse regioni, tra cui un residente del Maine.
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Chess.com ha iniziato a informare le persone interessate tramite avvisi scritti il 3 settembre 2025. Per contribuire a proteggere la propria comunità, l’azienda offre 12 mesi di servizi gratuiti di protezione contro il furto di identità.
La notifica è stata presentata formalmente da Elias Colabelli, responsabile del dipartimento legale e responsabile della protezione dei dati di Chess.com, il quale ha sottolineato che l’azienda sta rafforzando i propri sistemi per prevenire incidenti simili in futuro.
Sebbene il numero di utenti interessati possa sembrare basso rispetto ad altre violazioni di dati su larga scala , l’incidente sottolinea come anche le principali piattaforme online rimangano obiettivi per i criminali informatici. Con oltre 150 milioni di utenti in tutto il mondo, Chess.com detiene un’enorme quantità di dati personali, il che lo rende un bersaglio redditizio per gli hacker.
Gli esperti di sicurezza informatica avvertono che violazioni di questo tipo possono aprire la strada a furti di identità, tentativi di phishing e ulteriori frodi se i dati rubati circolano nei mercati clandestini. Chess.com non ha ancora rivelato se le forze dell’ordine siano coinvolte nell’indagine. L’azienda afferma di continuare a lavorare per rafforzare i protocolli di sicurezza e monitorare attentamente i propri sistemi.
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