
Redazione RHC : 4 Settembre 2021 15:59
Il codice sorgente completo del programma ransomware Babuk (Babyk), ampiamente noto dopo l’attacco al dipartimento di polizia di Washington DC, è stato pubblicato sul forum dei black hacker in lingua russa XSS .
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Secondo le informazioni pubblicate sul forum, il codice sorgente del programma di crittografia Babuk è stato caricato direttamente dal suo sviluppatore. Il giovane ha detto che era malato di cancro e che non aveva molto da vivere.
Gli specialisti del team vx-underground sono stati i primi a notare la “perdita”. Secondo un post su Twitter, probabilmente pubblicato da uno dei presunti sviluppatori di Babuk.
Il file pubblicato contiene vari progetti di Visual Studio Babuk per VMware ESXi, NAS e Windows.
La cartella Windows contiene il codice sorgente completo per l’encryptor Windows, un decryptor e un generatore di chiavi pubbliche e private.
Tra le altre cose, la perdita include anche ransomware e decryptor per alcune vittime del gruppo ransomware.
Gli esperti di Emsisoft e McAfee, che hanno analizzato il codice sorgente, hanno già confermato l’autenticità del codice.
Ricordiamo che il ransomware Babuk è diventato noto all’inizio di quest’anno. Il malware ha attaccato attivamente le organizzazioni di tutto il mondo, chiedendo 60-85 mila dollari in bitcoin per recuperare i file decrittografati.
Tra le sue vittime, in particolare, ci sono la catena di negozi Phone House per dispositivi mobili e uno dei principali produttori americani di sistemi di controllo delle armi PDI Group.
Dopo l’attacco al dipartimento di polizia di Washington, gli sviluppatori hanno annunciato la cessazione delle attività. Nonostante ciò, dopo un po’ è apparsa una nuova versione del ransomware – Babuk V2, che è ancora funzionante.
Redazione
Per tre giorni consecutivi, dal 19 al 22 ottobre, il Comune di Caponago è rimasto isolato dal web a causa di un insolito incidente: una volpe è finita in un pozzetto della rete telefonica, danneggia...

Un’allerta globale è stata lanciata dalla Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) degli Stati Uniti, riguardante lo sfruttamento attivo di una falla critica di esecuzione di codice ...

Lunedì 20 ottobre, Channel 4 ha trasmesso un documentario completo condotto da un presentatore televisivo creativo integralmente dall’intelligenza artificiale. “Non sono reale. Per la prima volta...

L’ecosistema del cybercrimine russo è entrato in una fase di profonda mutazione, innescata da una combinazione di fattori: una pressione internazionale senza precedenti da parte delle forze dell’...

I ricercatori della sicurezza hanno scoperto delle vulnerabilità in un sito web della FIA che conteneva informazioni personali sensibili e documenti relativi ai piloti, tra cui il campione del mondo ...