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Categoria: Cybersecurity Italia

Tentativo di phishing contro PagoPA? Ecco come ho fatto chiudere in 3 ore il sito malevolo

Grazie alla nostra community recentemente sono venuto a conoscenza di un tentativo di phishing contro PagoPA e ho deciso di fare due cose. Per prima cosa attivarmi in prima persona per arrecare un danno alla campagna ed ai suoi autori. Come seconda, scrivere questo articolo per condividere con la community quello che ho fatto, sperando di riuscire a sensibilizzare più persone ad agire spiegando la strategia e la metodologia che ho adottato Come possiamo vedere l’email risulta molto scarna di contenuti facendo riferimento ad un non meglio specificato “biglietto”, il che suggerisce una doppia strategia da parte dell’attaccante, da un lato utilizza

Quale E-commerce italiano da 500 ordini/mese a breve griderà “Data Breach”?

SinCity torna a far parlare di sé, questa volta mettendo in vendita l’accesso amministrativo a un nuovo shop online italiano basato su PrestaShop. Secondo quanto dichiarato dallo stesso threat actor nel thread, l’exploit consente il caricamento di webshell direttamente sul sito, aprendo così la strada a ulteriori compromissioni e abusi della piattaforma e-commerce. Dettagli dell’annuncio: Questa vendita espone tutti i clienti del portale a rischi concreti: esfiltrazione di dati personali e finanziari, campagne di formjacking o skimming tramite JavaScript malevolo, compromissione della reputazione e potenziali danni legali e reputazionali. Inoltre, l’elevato volume di ordini mensili rende l’accesso molto appetibile per operatori di ransomware o gruppi focalizzati su frodi con

Nessun Miracolo! L’Università Pontificia Salesiana cade vittima del ransomware

Nella notte del 19 agosto l’infrastruttura informatica dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) è stata vittima di un grave attacco informatico che ha reso temporaneamente inaccessibili il sito web e tutti i servizi digitali dell’Ateneo. L’incidente ha determinato un blocco immediato delle attività online, generando disagi per studenti, docenti e personale amministrativo. Non sappiamo se si tratti di ransomware ma le parole “valutare i danni e avviare le operazioni di ripristino” del comunicato stampa fanno pensare a questo. A seguito dell’attacco, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e la Polizia Postale sono prontamente intervenute per condurre le indagini necessarie e adottare le misure di contenimento.

Dark web e hotel italiani: rubati documenti con credenziali lecite di una piattaforma cloud

A cura di Luca Stivali, Roland Kapidani e Silvia Felici. Negli ultimi giorni si è acceso un dibattito attorno alla fuga di dati che ha coinvolto numerose strutture alberghiere italiane. Ne abbiamo già parlato su Red Hot Cyber, ma le evoluzioni non si sono fatte attendere. Dopo la pubblicazione del nostro articolo, la redazione è stata contattata da un servizio IT di una delle strutture colpite: da quel confronto sono emerse conferme importanti e nuove informazioni che ci hanno permesso di condurre attività di Cyber Threat Intelligence (CTI) e di ricostruire meglio la dinamica degli eventi. Non un problema dei singoli hotel,

35 milioni di utenti Facebook italiani in vendita nel dark web

Un nuovo allarme sulla sicurezza informatica arriva da un enorme dataset contenente informazioni personali di utenti italiani di Facebook. Secondo quanto riportato, un threat actor conosciuto con l’alias Chucky_BF su un noto forum underground avrebbe messo in vendita un archivio da 35 milioni di record, con dati sensibili quali nomi completi e numeri di telefono. L’annuncio, comparso su un forum del dark web, indica che le informazioni sono disponibili in formato CSV e riguardano esclusivamente profili italiani, riconoscibili anche dal prefisso telefonico +39. Non è chiaro se questi dati siano già stati divulgati in precedenza o facenti già parte della famosa raccolta

Dark web e hotel italiani: ecco cosa ci ha rivelato MyDocs sui documenti rubati

A cura di Luca Stivali e Roland Kapidani. Nel giro di dieci giorni un nickname mai visto prima, mydocs, ha inondato un dark forum con una serie di thread tutti uguali: stesso template, stessa call-to-action su Telegram, stessi sample in alta risoluzione. Cambiano solo i nomi degli hotel. La geografia delle vittime è sorprendentemente estesa: da Milano a Roma, passando per Rimini, Bardonecchia, Montecatini, Venezia e Ischia, fino a Palma di Maiorca. Ed è proprio quest’ultimo caso, quello di Maiorca, che introduce un dettaglio critico — l’esplicita menzione di un ‘private cloud bucket’ — che ha acceso il nostro campanello d’allarme sull’esistenza

Verso la Meta! Pamir Highway: il Cyberpandino a 5000 metri sul tetto del mondo

Il Cyberpandino non è solo una Panda trasformata in laboratorio hi-tech, ma un simbolo di resistenza e avventura senza confini. Dopo aver attraversato canyon, deserti e steppe, ora si trova sulle vette eteree dell’Himalaya, a ben 5000 metri di altezza: un traguardo che pochi veicoli possono immaginare. La sfida non si ferma, e il motore ronza tra aria rarefatta e cieli immensi, alimentato dall’entusiasmo instancabile del suo equipaggio . In quel silenzio ovattato sulle strade senza tempo del Pamir, il Cyberpandino assomiglia a un essere vivente che sfida la gravità e l’oblio. Tra curve mozzafiato e valli sospese sopra il mondo, ogni

Scempio Digitale: Instagram della Fondazione Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato è stato hackerato

Il cybercrime è sempre da condannare. Che tu colpisca una multinazionale o un piccolo negozio online, resta un crimine. Ma quando prendi di mira ospedali, associazioni senza scopo di lucro, fondazioni che vivono di donazioni, il livello scende ancora più in basso. Non sei un “hacker” perché i criminali non si chiamano così, non sei un “genio del computer”. Sei solo uno sciacallo digitale. Rubare un account social è già un atto deplorevole. Ma violare la pagina Instagram della Fondazione Giulia Cecchettin – creata per onorare la memoria di una giovane donna uccisa dall’ex fidanzato – è qualcosa di infinitamente peggiore. È

Università di Padova nel mirino! Una campagna di phishing è in corso avverte il CERT-AgID

Nelle ultime ore è emersa una nuova campagna di phishing mirata contro l’Università degli Studi di Padova, che utilizza una pagina di accesso falsificata per carpire le credenziali di studenti e personale accademico. L’immagine mostra un sito che imita in modo piuttosto fedele il portale di Single Sign-On dell’ateneo, ma ospitato su un dominio sospetto (“hoster-test.ru”), elemento che dovrebbe subito insospettire l’utente attento. Il layout e i loghi originali sono stati copiati per rendere la truffa più credibile, ma la barra dell’indirizzo e l’assenza di connessione sicura (indicata da “Non sicuro”) rivelano la natura malevola del sito. L’allarme è stato diramato dal

Oskemen o niente: il Cyberpandino sfida canyon, deserti e dromedari e non si ferma!

Una Panda del 2003, acquistata per appena 800 €, è diventata qualcosa di totalmente diverso, anche per noi di Red Hot Cyber! Grazie alla genialità di Matteo Errera e Roberto Zaccardi, è rinata come Cyberpandino: un laboratorio hi-tech su ruote, pronto a fronteggiare 14 000 km tra sterrati europei e asiatici per prendere parte al leggendario Mongol Dalla Cappadocia alle porte dell’Himalaya, passando per deserti lunari, confini assurdi e meccanici con più fantasia che attrezzi: il Cyberpandino ha continuato a spingere, sbuffando, cigolando, ma sempre avanti. Abbiamo superato la metà del viaggio. Da Lampedusa a qui, oltre 10.000 km macinati tra Italia, Svizzera, Austria, Germania,

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