
Matteo Brandi : 26 Settembre 2024 07:11
“Vecchio software, aggiorno o rischio il crash? Dilemma Eterno“. Aggiornare o non aggiornare? Questo è il dilemma che spesso attanaglia molti, tanto da essere stato inserito nella OWASP Top 10 con il nome di “Vulnerable and Outdated Components” (Componenti software Obsoleti e Vulnerabili…qui il sito ufficiale) . Mi sono immaginato intervistatore di un possibile CTO di una ipotetica azienda. Riferimenti a fatti o persone reali sono puramente casuali.
Oggi ci sediamo virtualmente con la nostra tazza di caffè (o tè, se preferite) e parliamo di qualcosa che potrebbe sembrare un po’ noioso, ma che è in realtà cruciale per la sicurezza della nostra azienda: i Componenti Vulnerabili ed Obsoleti. Sì, lo so, non è il tipo di argomento che fa scaldare i cuori, ma fidatevi di me, è importante!
Intervistatore: Oggi abbiamo l’onore di ospitare il nostro CTO, che ci parlerà di un tema cruciale per la sicurezza delle nostre applicazioni: i componenti vulnerabili ed obsoleti. Benvenuto CTO!
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
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CTO: Grazie, è un piacere essere qui!
Intervistatore: Cominciamo con una domanda semplice. Può spiegarci cosa sono esattamente i componenti software vulnerabili ed obsoleti?
CTO: Pensate ai componenti software come ai mattoncini che usiamo per costruire le nostre applicazioni. Alcuni di questi mattoncini possono essere vecchi e non più supportati dai produttori. Quando parliamo di componenti vulnerabili, ci riferiamo a pezzi di software che hanno falle di sicurezza note. Gli obsoleti, invece, sono quelli che non ricevono più aggiornamenti o supporto. Entrambi possono rappresentare un grosso rischio per la sicurezza delle nostre applicazioni.
Intervistatore: Interessante! Può fare un esempio per aiutarci a capire meglio?
CTO: Immaginate di avere una vecchia auto d’epoca. Funziona ancora e ha anche un certo fascino, ma i pezzi di ricambio sono difficili da trovare e la sicurezza non è al livello delle auto moderne. I componenti software obsoleti sono simili: possono funzionare, ma sono più suscettibili agli attacchi e difficili da mantenere sicuri.
Intervistatore: Parlando di sicurezza, quali sono i rischi associati all’utilizzo di questi componenti?
CTO: Il rischio principale è che le vulnerabilità nei componenti software possono essere sfruttate dai criminali informatici per accedere ai nostri sistemi. È come avere una serratura difettosa: se un ladro scopre che non funziona bene, cercherà sicuramente di entrare. Le vulnerabilità permettono ai malintenzionati di fare proprio questo, mettendo a rischio i dati e le operazioni dell’azienda.
Intervistatore: Capisco. E quali strategie adottare per affrontare questo problema?
CTO: Abbiamo diverse strategie in atto. Prima di tutto, monitoriamo costantemente i nostri componenti per assicurarci che siano aggiornati e privi di vulnerabilità note. Poi, applichiamo aggiornamenti e patch regolarmente testandoli prima su una infrastruttura speculare ma non produttiva. Utilizziamo anche strumenti che verificano automaticamente le nostre dipendenze software, avvisandoci se qualcosa non va. Teniamo sempre aggiornati i manuali in modo che tutti possano sapere le versioni dei software o librerie presenti in produzione. Infine, investiamo molto nella formazione continua del nostro team per essere sempre pronti ad affrontare nuove minacce.
Intervistatore: È rassicurante sapere che ci sono così tante misure in atto. C’è qualche consiglio che vorrebbe dare alle altre aziende che affrontano lo stesso problema?
CTO: Sicuramente. Il primo consiglio è di non sottovalutare l’importanza degli aggiornamenti. Possono sembrare noiosi, ma sono fondamentali per mantenere la sicurezza. Inoltre, investire in strumenti di monitoraggio e formazione del personale è essenziale. E, naturalmente, avere sempre un piano di backup per quando le cose non vanno come previsto.
Intervistatore: Grazie mille per questi preziosi consigli! Prima di salutarci, c’è qualcos’altro che vorrebbe aggiungere?
CTO: Solo una cosa: la sicurezza non è mai un argomento da prendere alla leggera. Un buon controllo oggi può risparmiarci grandi problemi domani. Grazie per avermi ospitato, e buon lavoro a tutti!
Intervistatore: Grazie a lei per aver condiviso la sua esperienza e competenza. E grazie a voi per averci seguito.
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Matteo Brandi
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