Redazione RHC : 28 Settembre 2025 09:25
Un nuovo rapporto di Google evidenzia come l’intelligenza artificiale sia ormai parte integrante del lavoro quotidiano dei professionisti della tecnologia. Lo studio, condotto dalla divisione di ricerca DORA (DevOps Research and Assessment) e basato su 5.000 interviste a esperti del settore in tutto il mondo, rivela che il 90% degli intervistati fa uso di strumenti di IA. Si tratta di un incremento del 14% rispetto al 2024.
L’indagine arriva in un momento in cui l’evoluzione dell’IA alimenta allo stesso tempo entusiasmo e timori, soprattutto in relazione al suo impatto sull’occupazione. A maggio, il CEO di Anthropic, Dario Amodei, aveva previsto un potenziale aumento della disoccupazione legato alla diffusione della tecnologia, sebbene altri analisti abbiano ridimensionato tali preoccupazioni.
Google conferma che i propri team di ingegneri fanno ampio ricorso all’intelligenza artificiale per attività che spaziano dalla redazione della documentazione tecnica alla scrittura e modifica del codice. Ryan J. Salva, a capo dello sviluppo degli strumenti di programmazione dell’azienda, tra cui Gemini Code Assist, ha spiegato che ormai “la stragrande maggioranza” dei dipendenti è coinvolta in questo processo.
![]() CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHCSei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
“Se sei un ingegnere di Google, l’utilizzo dell’IA è ormai inevitabile“, ha dichiarato Salva alla CNN. Secondo lui, la tecnologia ha raggiunto un livello intermedio tra la capacità di completamento automatico e quella di comprensione di comandi più complessi: può già eseguire attività di debug su diversi sistemi, ma richiede ancora la supervisione umana e sistemi di sicurezza multilivello.
La società di Mountain View non è sola in questo scenario. Offre soluzioni che spaziano da versioni gratuite fino a pacchetti da 45 dollari al mese, ma deve fronteggiare concorrenti come Microsoft, OpenAI e Anthropic, oltre a nuove realtà emergenti come Replit e Anysphere, startup che stanno guadagnando rapidamente quote di mercato grazie al boom dell’IA applicata allo sviluppo software.
Non tutti i programmatori, però, giudicano gli strumenti di IA altrettanto utili. Secondo il report, solo il 20% degli intervistati si dichiara “molto fiducioso” nella qualità del codice prodotto dall’IA, mentre il 46% si dice “abbastanza fiducioso” e il 23% “moderatamente fiducioso”. Quanto all’impatto sulla qualità, il 31% ritiene che migliori leggermente il lavoro, mentre per il 30% non apporta alcun cambiamento rilevante.
L’integrazione sempre più capillare dell’intelligenza artificiale arriva in un contesto occupazionale complesso. Secondo la Federal Reserve Bank di New York, oggi i laureati in informatica e ingegneria registrano un tasso di disoccupazione superiore a quello di chi ha studiato discipline umanistiche come storia dell’arte o letteratura inglese.
Anche la domanda di lavoro ha subito un calo significativo: le offerte per ingegneri del software pubblicate sulla piattaforma Indeed sono diminuite del 71% tra febbraio 2022 e agosto 2025.
Alcuni giovani professionisti, pur riconoscendo le difficoltà, restano fiduciosi. Julio Rodriguez, intervistato dalla CNN, ha raccontato di aver inviato oltre 150 candidature prima di ottenere un impiego.
Salva sottolinea che non tutte le fasi dello sviluppo software sono automatizzabili.
L’IA tende a semplificare i compiti ripetitivi e più noiosi, ma non sostituisce le competenze umane in attività strategiche o creative. Secondo lui, l’attuale ampia adozione della tecnologia dipende anche dal forte interesse mediatico: “Lo sviluppo software è un po’ come la moda: quando se ne parla molto, tutti vogliono provare la novità”.
Il 20 settembre scorso abbiamo riportato di un attacco informatico che ha paralizzato diversi aeroporti europei tra cui Bruxelles, Berlino e Londra-Heathrow. Si è trattato di un attacco alla supply c...
Il sistema penitenziario rumeno si è trovato al centro di un importante scandalo digitale: i detenuti di Târgu Jiu hanno hackerato la piattaforma interna dell’ANP e, per diversi mesi, hanno gestit...
Le autorità del Wisconsin hanno deciso di andare oltre la maggior parte degli altri stati americani nel promuovere la verifica obbligatoria dell’età per l’accesso a contenuti per adulti. L’AB ...
Il 10 ottobre 2025 le autorità lettoni hanno condotto una giornata di azione che ha portato all’arresto di cinque cittadini lettoni sospettati di gestire un’articolata rete di frodi telematiche. ...
Il CERT-AGID ha rilevato una nuova variante del phishing ai danni di PagoPA. La campagna, ancora a tema multe come le precedenti, sfrutta questa volta un meccanismo di open redirect su domini legittim...