
Brave ha introdotto un nuovo strumento chiamato Cookiecrumbler, che mira a contrastare le notifiche intrusive sul consenso ai cookie. La sua particolarità era l’uso di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per la ricerca automatica di tali banner e l’organizzazione del processo del loro blocco attraverso una comunità aperta.
Il browser Brave bloccherà di default i banner di consenso ai cookie su tutti i siti web a partire dal 2022. Tuttavia, col tempo è diventato chiaro che il blocco di massa può portare a gravi interruzioni nel funzionamento dei siti, dall’interruzione del processo di ordinazione a problemi di visualizzazione delle pagine. Brave sottolinea che la rimozione impropria dei banner a volte provoca la visualizzazione di pagine vuote e l’interruzione dello scorrimento, rovinando l’esperienza dell’utente.
Cookiecrumbler risolve questo problema in modo più efficace. Lo strumento funziona in questo modo: analizza i siti web più popolari tramite server proxy in diverse regioni, scarica le loro pagine utilizzando Puppeteer e identifica i potenziali banner di consenso. Questi elementi vengono poi trasmessi a un modello linguistico per la classificazione e la generazione di proposte per bloccarli. I risultati dell’analisi vengono pubblicati su GitHub come problemi aperti, che vengono poi esaminati manualmente dalla community per ridurre al minimo il rischio di compromettere la funzionalità dei siti.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questo approccio consente a Cookiecrumbler di identificare e bloccare automaticamente e regionalmente i banner senza aumentare significativamente il numero di falsi positivi. È importante sottolineare che l’intero processo è completamente separato dai dati degli utenti: lo strumento viene eseguito esclusivamente sui server Brave e non influisce sulle sessioni degli utenti reali. Per l’analisi vengono utilizzati elenchi pubblici di siti come Tranco, ai quali si accede tramite un proxy.
È proprio questa volontà di preservare la privacy la ragione per cui Cookiecrumbler non è ancora integrato direttamente nel browser Brave. L’azienda afferma che lo strumento verrà integrato nel prodotto solo dopo essere stato completamente testato per garantirne il rispetto degli standard interni di sicurezza e privacy.
Poiché Cookiecrumbler è open source su GitHub, può essere utilizzato non solo dagli sviluppatori di Brave, ma da chiunque, dai creatori di altri strumenti di protezione della privacy agli amministratori di siti e ai revisori della sicurezza. Ciò apre la possibilità di una personalizzazione più precisa dei filtri di blocco e di migliorare l’esperienza utente senza compromettere la funzionalità dei siti web.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Quando si pensa ad Amazon, viene subito in mente il colosso dell’e-commerce e della tecnologia, ma anche un’impresa che sta combattendo una battaglia silenziosa contro i cyber-attacchi. Ultimamente, Amazon ha alzato il velo su una…

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milioni di dollari dagli sportelli automatici statunitensi.…

Curtis Yarvin non è un hacker, non è un criminale informatico e non è nemmeno, in senso stretto, un esperto di cybersecurity. Eppure il suo pensiero dovrebbe interessare molto più di quanto faccia oggi chi…