
Neuralink, una società che sviluppa e produce brain computer interface (BCI) impiantabili, ha annunciato di aver iniziato a reclutare partecipanti per il suo primo studio clinico. Lo studio è in corso con l’approvazione della FDA concessa nel maggio 2023.
Secondo le informazioni pubblicate sul sito ufficiale dell’azienda, l’obiettivo principale dello studio è valutare la sicurezza e l’efficacia di un nuovo dispositivo medico progettato per connettere il cervello con un computer.
Neuralink pone un’enfasi particolare sull’invito a pazienti con paralisi e con diagnosi di malattia di Lou Gehrig (SLA). L’azienda ha inoltre aperto un registro per coloro che desiderano partecipare a futuri studi clinici.
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A giugno, Elon Musk aveva dichiarato che la sua startup avrebbe trasmesso in streaming la prima operazione per impiantare un chip in un cervello umano quest’anno. Secondo l’imprenditore, il primo soggetto del test sarà un tetraplegico o paraplegico, cioè una persona con paralisi di tutti e due gli arti.
Un’interfaccia cervello-computer (Brain-Computer Interface o BCI) è un sistema di comunicazione che permette la connessione diretta tra il cervello umano o animale e un dispositivo computerizzato o una macchina.
Questa interfaccia consente la trasmissione di informazioni tra il cervello e il computer, consentendo agli individui di controllare dispositivi o applicazioni informatiche con il pensiero, senza la necessità di utilizzare azioni fisiche come la digitazione su una tastiera o la manipolazione di un mouse.
Le BCI possono operare in entrambe le direzioni: possono tradurre i segnali cerebrali in comandi per il computer (comunicazione dal cervello al computer) o possono inviare informazioni e feedback dal computer al cervello, ad esempio attraverso stimolazione neurale.
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