
Nell’ultimo anno non sono mancati scienziati, amministratori delegati del settore tecnologico, miliardari e legislatori che hanno lanciato l’allarme sull’intelligenza artificiale.
Ora anche il Papa ha qualcosa da dire sulla questione.
In una lettera di 3.412 parole datata 8 dicembre, Papa Francesco, capo della Chiesa cattolica, ha messo in guardia dai potenziali pericoli dell’IA all’umanità e cosa è necessario fare per controllarla. La lettera è arrivata mentre la Chiesa cattolica romana si prepara a celebrare la Giornata mondiale della pace il 1° gennaio 2024.
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Papa Francesco vuole vedere un trattato internazionale che regoli l’intelligenza artificiale per garantire che sia sviluppata e utilizzata in modo etico, altrimenti si rischia di cadere nella spirale di una “dittatura tecnologica”.
“Esorto la comunità globale delle nazioni a lavorare insieme per adottare un trattato internazionale vincolante che regoli lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale nelle sue molteplici forme”.
La minaccia dell’intelligenza artificiale sorge quando gli sviluppatori hanno un “desiderio di profitto o sete di potere” che prevale sul desiderio di esistere liberamente e pacificamente, ha spiegato il Papa.
“La dignità intrinseca di ogni essere umano … deve sostenere lo sviluppo delle nuove tecnologie e servire come criterio indiscutibile per valutarle … affinché il progresso digitale possa avvenire nel dovuto rispetto della giustizia e contribuire alla causa della pace .”
Le tecnologie che non riescono a raggiungere questo obiettivo “aggravano le disuguaglianze e i conflitti” e, pertanto, non potranno mai essere considerate un vero progresso, ha aggiunto.
Papa Francesco, tuttavia, ha anche riconosciuto i vantaggi dell’intelligenza artificiale nel consentire una produzione più efficiente, trasporti più facili e mercati più pronti. E’ anche preoccupato che l’intelligenza artificiale possa avvantaggiare coloro che la controllano e lascerà gran parte della popolazione senza lavoro per pagarsi da vivere:
“Esiste il rischio sostanziale di benefici sproporzionati per pochi al prezzo dell’impoverimento di molti”.
Papa Francesco mette in guardia da tempo sull’uso improprio delle tecnologie emergenti, affermando che “i principi morali sia teorici che pratici” devono essere integrati tra loro. Tuttavia, è spesso considerato più esperto di tecnologia e lungimirante rispetto ai suoi predecessori.
Le recenti osservazioni di Papa Francesco arrivano dopo un anno di proteste provenienti da ogni angolo del mondo sui potenziali pericoli dell’intelligenza artificiale.
I leader tecnologici, come il CEO di Tesla Elon Musk e il co-fondatore di Apple Steve Wozniak, hanno espresso preoccupazione per la rapidità con cui l’intelligenza artificiale sta avanzando. Ciò ha spinto loro e più di 2.600 leader e ricercatori tecnologici a firmare una petizione per sospendere gli sviluppi dell’IA nel marzo 2023.
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