Gli shakerati anonimi: l’inganno del portafoglio. Un viaggio nel mondo dei truffatori
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Gli shakerati anonimi: l’inganno del portafoglio. Un viaggio nel mondo dei truffatori

Gli shakerati anonimi: l’inganno del portafoglio. Un viaggio nel mondo dei truffatori

22 Febbraio 2024 07:54

Giorgio si sedette nel circolo di auto-aiuto, la luce fioca di una lampadina da pochi watt danzava sulle pareti, creando strane ombre. Gli occhi degli altri partecipanti erano fissi su di lui, e aspettavano che iniziasse a parlare. Era il suo momento di condividere la sua storia, di liberarsi del peso che aveva portato per troppo tempo.

“Mi chiamo Giorgio,” iniziò, con voce tremante. “E sono stato truffato.”

I volti intorno a lui si fecero più attenti. Giorgio raccontò di quella giornata d’estate a Sulmona, quando aveva trovato un portafoglio per terra in un parco pubblico. Dentro c’era un foglietto di carta con un indirizzo web, uno username e una password. La curiosità lo spinse a visitare quel sito, ignaro di cosa lo aspettasse.


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“Quel sito,” disse Giorgio, “si rivelò essere un watering hole.”

Gli occhi degli altri si strinsero. Giorgio spiegò che i watering hole erano siti web legittimi, frequentati da molte persone, ma infettati con malware. Gli hacker li usavano come trappole, aspettando che le vittime vi accedessero. E lui, ingenuamente, aveva abboccato all’esca.

“Quel sito ha infettato il mio computer di lavoro con un crypto malware,” continuò Giorgio. “Il datore di lavoro ha subito danni economici ingenti. Ora sono sotto indagine disciplinare, rischio il licenziamento per negligenza e giusta causa.”

Lesson learned

Il silenzio si fece pesante. Giorgio aveva perso il sonno, la pace interiore e la fiducia in sé stesso. Ma da quella brutta esperienza aveva imparato alcune lezioni:

Non fidarti dei portafogli trovati per terra: quella truffa era iniziata con un gesto apparentemente innocente. Ora Giorgio sa che non tutto ciò che sembra buono e vantaggioso lo è. Verifica sempre le informazioni: non accettare ciecamente ciò che trovi. Quel foglietto di carta è stato la sua rovina.

Sii cauto con le password: Non usare mai le stesse credenziali su più siti. Una password compromessa può aprire porte indesiderate.

Aggiorna il software ed in particolare quelli di protezione/antivirus: le vulnerabilità possono essere sfruttate. Mantieni il tuo sistema aggiornato per proteggerti. Ricorda inoltre che l’anello più debole siamo noi esseri umani.

Segnala le truffe: se qualcosa sembra sospetto, segnalalo. La prevenzione è la migliore difesa.

Conclusione

Giorgio concluse la sua storia, gli occhi lucidi. Stava pagando un prezzo molto alto per quella lezione, ma ora voleva aiutare gli altri a non cadere nello stesso inganno. Consapevolezza e condivisione delle esperienze sono strumenti davvero importanti.


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Antonio Piovesan

Laureato in ingegneria Informatica nel 2002, certificato CISSP dal 2023, entra nel mondo ICT come analista/full stack developer. Prosegue nella formazione frequentando un executive Master in cybersecurity e data protection presso 24ORE Business School. Si occupa ora di temi legati alla cybersecurity governance in ambito grande distribuzione organizzata. Nutre una forte passione per la tecnologia, l’innovazione e la cybersecurity, favorendo la diffusione della consapevolezza al rischio digitale. Ama leggere libri sulla storia della matematica ed è un appassionato di letteratura e cinematografia fantascientifica.

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