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13 milioni di clienti Carrefour a Rischio: Il Threat Actors li mette in vendita nel Dark Web

13 milioni di clienti Carrefour a Rischio: Il Threat Actors li mette in vendita nel Dark Web

Luca Galuppi : 21 Gennaio 2025 15:41

Un nuovo capitolo si aggiunge alla lista degli attacchi informatici contro grandi aziende: il threat actor “LaFouine” ha dichiarato di essere in possesso di un database Carrefour Francia e di averlo messo in vendita su un forum dedicato alle violazioni di dati. Se confermata, questa fuga di informazioni rappresenterebbe un disastro senza precedenti per l’azienda e i suoi clienti.

Questo accade dopo che un altra grande distribuzione è stata colpita da un attacco ransomware da parte di criminali informatici di Lynx che hanno preso di mira la Conad qualche giorno fa.

Al momento, non possiamo confermare la veridicità della notizia, poiché l’organizzazione non ha ancora rilasciato alcun comunicato stampa ufficiale sul proprio sito web riguardo l’incidente. Pertanto, questo articolo deve essere considerato come ‘fonte di intelligence’.

La violazione


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Secondo le informazioni fornite dall’attore malevolo, il presunto dataset comprende dati personali e sensibili di oltre 13 milioni di clienti che hanno effettuato ordini sul sito web di Carrefour. Tra i dettagli rubati spiccano:

  • Nome e cognome
  • Indirizzo, CAP, città e stato
  • Numero di telefono e email
  • Informazioni sul profilo utente
  • Data di nascita
  • Preferenze di acquisto
  • ID carrello, totale spese, sconti e risparmi accumulati

Si tratterebbe, se confermato, di un vero tesoro per i cybercriminali, che potrebbero sfruttare questi dati per furti di identità, frodi finanziarie e campagne di phishing mirate.

Come potrebbe essere avvenuto l’attacco?

Sebbene i dettagli tecnici del breach non siano stati ancora divulgati, le dinamiche suggeriscono alcune ipotesi sulle TTPs (Tactics, Techniques, Procedures) potenzialmente utilizzate:

  • SQL Injection: sfruttando vulnerabilità nei database del sito web.
  • Accesso non autorizzato: tramite credenziali rubate o deboli associate ai sistemi di gestione.
  • Phishing mirato: colpendo dipendenti o fornitori con email fraudolente e successivamente attraverso movimenti laterali nella rete.
  • Esfiltrazione di dati: sfruttando endpoint non adeguatamente protetti.

Nonostante le ipotesi, una domanda cruciale resta: Carrefour ha sottovalutato i rischi di sicurezza?

Raccomandazioni

Per limitare i danni e prevenire futuri incidenti, è necessario adottare azioni decisive.

Per l’Azienda

  • Effettuare un’analisi interna per identificare la fonte del breach e collaborare con esperti di cybersecurity per risolvere le vulnerabilità.
  • Informare tempestivamente i clienti sull’accaduto, fornendo indicazioni su come proteggere i propri dati.
  • Migliorare la sicurezza con standard di crittografia avanzati, controlli di accesso più rigidi e audit regolari per prevenire ulteriori minacce.

Per i clienti coinvolti

  • Monitorare regolarmente i propri conti bancari e account online per rilevare eventuali attività sospette.
  • Cambiare immediatamente le password associate agli account Carrefour e adottare credenziali uniche e robuste.
  • Prestare attenzione a email o messaggi sospetti che richiedano informazioni personali o finanziarie

Conclusione

Questo attacco dimostra ancora una volta come le grandi aziende siano bersagli ambiti per i cybercriminali. Tuttavia, non si tratta solo di una questione aziendale: ogni individuo coinvolto rischia conseguenze reali e tangibili.

La vicenda deve servire da monito per tutte le organizzazioni, grandi e piccole: investire in sicurezza informatica non è solo una scelta strategica, ma una responsabilità imprescindibile in un mondo digitale sempre più vulnerabile.

Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione da parte dell’azienda qualora voglia darci degli aggiornamenti sulla vicenda. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con uno specifico articolo dando risalto alla questione.

RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni in modo anonimo possono utilizzare la mail crittografata del whistleblower.

Immagine del sitoLuca Galuppi
Appassionato di tecnologia da sempre. Lavoro nel campo dell’informatica da oltre 15 anni. Ho particolare esperienza in ambito Firewall e Networking e mi occupo quotidianamente di Network Design e Architetture IT. Attualmente ricopro il ruolo di Senior IT Engineer e PM per un’azienda di Consulenza e Servizi IT.

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