Attacco informatico all'Ospedale Universitario di Verona: "Al pronto soccorso solo per le emergenze". Ritorna lo spettro della ULSS6
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Banner Desktop
2nd Edition GlitchZone RHC 320x100 2
Attacco informatico all’Ospedale Universitario di Verona: “Al pronto soccorso solo per le emergenze”. Ritorna lo spettro della ULSS6

Attacco informatico all’Ospedale Universitario di Verona: “Al pronto soccorso solo per le emergenze”. Ritorna lo spettro della ULSS6

23 Ottobre 2023 09:50

Nelle prime ore del mattino, un nuovo attacco informatico ha scosso il sistema sanitario del Veneto, con particolare attenzione all’azienda ospedaliera di Verona. La situazione è stata immediatamente classificata come un’emergenza, e gli effetti si sono fatti sentire a vari livelli.

Per chi segue il nostro portale, ricorderà l’attacco informatico subito sempre dall’ospedale Veneto ULSS6 di Padova, pertanto fare un parallelismo potrebbe venire molto facile. Ma sembra che almeno dalle prime dichiarazioni la situazione sia diversa.

Informativa riportata all’interno della pagina facebook da parte dell’ospedale

All’interno della pagina Facebook l’ospedale ha riportato quanto segue:


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

𝗔𝘁𝘁𝗮𝗰𝗰𝗼 𝗛𝗮𝗰𝗸𝗲𝗿 𝗶𝗻 𝗔𝗼𝘂𝗶, 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗶 𝗮𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼
Nelle ore notturne l’Azienda ospedaliera di Verona ha subito un attacco hacker. Sono state attivate immediatamente le procedure di emergenza, per la messa in sicurezza dei sistemi informatici e l’isolamento dei server, attività che non ha comportato problematiche nel funzionamento dei reparti e le urgenze. A una prima analisi, non risultano violati i dati sensibili e le procedure di backup periodico sono avvenute regolarmente prima dell’ attacco. 

Sono però ancora fuori uso le linee telefoniche interne e parte della rete dati che si appoggia su Internet. A causa di questo i servizi online sono interrotti; si richiede la collaborazione dei cittadini, chiedendo all’utenza esterna di non presentarsi ai Centri prelievi se non si è in possesso di prenotazione e di accedere al Pronto soccorso solo per emergenze. Momentaneamente sono chiuse le casse automatiche e gli sportelli per pagamenti e prenotazioni. 

I tecnici Aoui da stanotte, appena scattato l’alert, sono al lavoro per il ripristino. Seguiranno aggiornamenti.

Uno dei primi segni dell’attacco è stata la sospensione dei servizi online, con l’interruzione dei servizi di prenotazione e una notevole difficoltà nell’accesso ai servizi di cup online. Infatti al momento il sito dell’azienda sanitaria risulta offline.

In una nota, l’azienda sanitaria ha riportato “non presentarsi ai Centri prelievi se non si è in possesso di prenotazione e di accedere al Pronto soccorso solo per emergenze. Momentaneamente sono chiuse le casse automatiche e gli sportelli per pagamenti e prenotazioni. I tecnici Aoui da stanotte, appena scattato l’alert, sono al lavoro per il ripristino”

Tutto questo ha creato disagi significativi per i cittadini che cercavano di prenotare visite mediche o accessi agli ospedali.

Gli effetti si sono propagati anche negli ospedali veronesi, con segnalazioni di grossi disagi provenienti da strutture come Borgo Trento e Borgo Roma. L’attività ospedaliera è stata fortemente limitata, causando ritardi e difficoltà nell’assistenza ai pazienti.

L’Azienda ospedaliera di Verona ha reagito prontamente all’attacco, avviando tutte le procedure di emergenza per mitigarne gli effetti collaterali dell’attacco informatico. Fortunatamente, i reparti ospedalieri e le urgenze hanno continuato a funzionare regolarmente, garantendo la salute dei pazienti.

In una dichiarazione ufficiale, l’azienda ospedaliera ha rassicurato che non sembrano esserci state violazioni dei dati sensibili dei pazienti. Inoltre, le procedure di backup periodico dei dati sono state eseguite regolarmente prima dell’attacco, garantendo il ripristino delle infrastrutture IT ospedaliere.

Tuttavia, l’attacco ha causato il malfunzionamento delle linee telefoniche interne e di parte della rete dati. Questo ha reso difficoltoso il normale scambio di comunicazioni all’interno degli ospedali e con l’esterno.

Gli esperti informatici dell’Azienda Ospedaliera di Verona sono al lavoro da quando è scattato l’allarme, lavorando instancabilmente per ripristinare i sistemi colpiti e riportare alla normalità le operazioni ospedaliere.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Chiara Nardini

Esperta di Cyber Threat intelligence e di cybersecurity awareness, blogger per passione e ricercatrice di sicurezza informatica. Crede che si possa combattere il cybercrime solo conoscendo le minacce informatiche attraverso una costante attività di "lesson learned" e di divulgazione. Analista di punta per quello che concerne gli incidenti di sicurezza informatica del comparto Italia.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
ATM sotto tiro! 54 arresti in una gang che svuotava i bancomat con i malware
Redazione RHC - 20/12/2025

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milio...

Immagine del sito
Un bambino, una mutazione, un algoritmo: così l’AI ha sconfitto una malattia mortale
Redazione RHC - 19/12/2025

Solo un anno fa, i medici non potevano dire con certezza se KJ Muldoon sarebbe sopravvissuto al suo primo anno di vita. Oggi sta muovendo i primi passi a casa, con la sua famiglia al suo fianco. Quest...

Immagine del sito
Vulnerabilità critica in FreeBSD: eseguibile codice arbitrario via IPv6
Redazione RHC - 19/12/2025

Una nuova vulnerabilità nei componenti FreeBSD responsabili della configurazione IPv6 consente l’esecuzione remota di codice arbitrario su un dispositivo situato sulla stessa rete locale dell’agg...

Immagine del sito
Navigare nel Dark Web: distinzioni concettuali e il paradosso dell’anonimato
Paolo Galdieri - 19/12/2025

Dopo aver approfondito i delicati equilibri che vincolano gli operatori di Cyber Threat Intelligence(CTI) tra il GDPR e il rischio di Ricettazione, è fondamentale rivolgere l’attenzione a chiunque,...

Immagine del sito
La prima CVE del codice Rust nel kernel Linux è già un bug critico
Redazione RHC - 19/12/2025

Il mondo della tecnologia è un vero e proprio campo di battaglia, dove i geni del coding sfidano ogni giorno i malintenzionati a colpi di exploit e patch di sicurezza. Ecco perché la recente scopert...