Redazione RHC : 15 Marzo 2024 07:12
Il cittadino russo-canadese Mikhail Vasiliev è stato condannato a quattro anni di prigione da un tribunale dell’Ontario per aver distribuito il ransomware LockBit.
Ricordiamo che il 34enne Vasiliev è stato arrestato nel novembre 2022 in Canada e nel febbraio 2024 si è dichiarato colpevole di otto accuse, tra cui estorsione informatica, danni penali e crimini legati alle armi commessi nel 2021 e nel 2022. È noto per aver attaccato almeno tre organizzazioni in Canada, crittografando i loro dati e chiedendo un riscatto.
I pubblici ministeri lo consideravano uno degli operatori chiave di LockBit che di fatto è “uno degli operatori di ransomware più attivi al mondo”, coinvolto in molti hack di alto profilo. In particolare, si ritiene che Vasiliev sia coinvolto in circa 1.000 attacchi informatici sferrati da LockBit, che hanno comportato richieste di riscatto per oltre 100 milioni di dollari.
CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce.
Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.
Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Nel 2022, Europol ha riferito che l’operatore LockBit “era un obiettivo ad alta priorità” per le forze dell’ordine e “si è distinto” tentando di estorcere riscatti compresi tra 5 e 70 milioni di euro alle vittime.
Al processo, l’avvocato di Vasiliev ha dichiarato di essere diventato un criminale informatico solo durante la pandemia, e ora si pente e si assume la piena responsabilità delle sue azioni.
Tuttavia, il giudice Michelle Fuerst lo ha definito un “cyberterrorista”, sottolineando che Vasiliev ha commesso crimini esclusivamente per avidità e freddo calcolo.
Oltre alla pena detentiva, Vasilyev è stato condannato a pagare 860.000 dollari a titolo di risarcimento alle sue vittime canadesi. Ora rischia anche l’estradizione negli Stati Uniti, dove dovrà affrontare ulteriori accuse .
Da tempo circolano modelli di intelligenza artificiale pensati per accelerare le attività di hacking, sia nel mondo underground che in contesti più legittimi e visibili. Kali GPT, un modello...
GhostSec, noto collettivo di hacktivisti, ha recentemente rivelato dettagli su un’operazione controversa che coinvolge un’azienda italiana e obiettivi governativi macedoni. In un’...
Negli ultimi giorni, su due noti forum underground specializzati nella compravendita di dati trafugati e metodi fraudolenti, sono comparsi dei post separati (ma identici nel contenuto), riguardanti un...
E se le intelligenze artificiali producessero del codice vulnerabile oppure utilizzassero librerie e costrutti contenenti bug vecchi mai sanati? Si tratta di allucinazione o apprendimento errato? Una ...
Anche questa mattina, gli hacker di NoName057(16) procedono a sferrare attacchi DDoS contro diversi obiettivi italiani. Nell’ultimo periodo, Telegram ha intensificato la sua azione co...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006