Molto spesso su questo blog parliamo di cyber gang, di cybercrime da profitto e di black hat hacker, come gli Advanced Persistent Threat (APT) e gli hacker National State.
Oltre ai singoli criminali informatici, da molto tempo esistono le “organizzazioni criminali” che si sono specializzate nel tempo in varie tipologie di crimine informatico, dal traffico della droga, di organi e di armi alla produzione molto redditizia di forme di Malware (come i Ransomware, forme di ricatto prevalentemente sviluppati in Russia come il famoso NotPetya e il mining di cryptovalute). Da aggiungersi a questi il consueto phishing, il furto di identità, la rivendita di dati sensibili, la proprietà intellettuale e la rivendita e franchising di servizi (botnet e malware) per condurre attacchi mirati DDOS di ogni tipo, senza dimenticarci dei vecchi core-business come finanziamento del terrorismo, riciclaggio ed evasione fiscale.
Queste organizzazioni sono ben ramificate e strutturate, composte da membri affiliati, partner semplici e partner d’élite. Un’industria che utilizza e vende al dettaglio servizi di ogni genere e natura, in ambito informatico e li rivende a terzi che li utilizzano a loro volta fornendo royalty ai primi. Le cose più importati sono sempre le stesse: il profitto economico e la superiorità dello stato nazione.
In questa rubrica, vogliamo creare una raccolta di articoli sui gruppi National state e cyber gang da profitto più pericolose mai esistite, che hanno permesso ingenti guadagni o avvantaggiato i governi e le intelligence dei paesi.
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