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Alan Turing salvato dalla spazzatura! Riemergono i suoi manoscritti storici che vanno all’asta

Alan Turing salvato dalla spazzatura! Riemergono i suoi manoscritti storici che vanno all’asta

25 Maggio 2025 17:13

Gli inestimabili documenti scientifici del leggendario crittografo Alan Turing sono sfuggiti per un pelo dalla distruzione e sono destinati a essere messi all’asta nel tentativo di ricavare decine di migliaia di sterline. Un archivio unico nel suo genere è stato scoperto nella soffitta di una famiglia, dove era rimasto conservato per decenni tra documenti dimenticati. I parenti del defunto matematico si stavano già preparando a mandare i documenti al tritacarne, ignari del loro valore storico per lo sviluppo delle moderne tecnologie digitali.

Il pezzo forte della collezione sarà una copia firmata della tesi di dottorato di Turing del 1939, “Sistemi di logica basati sugli ordinali“. L’opera sviluppa un apparato matematico che ci consente di analizzare la complessità dei calcoli. A questo scopo Turing utilizzò i numeri transfiniti, un tipo speciale di quantità che va oltre il consueto conteggio “uno, due, tre” e ci consente di lavorare con diversi tipi di infinito. Se l’aritmetica ordinaria aiuta a contare insiemi finiti di oggetti, allora le quantità ordinali consentono di misurare e confrontare tra loro insiemi infiniti. Gli esperti stimano il valore di questo documento manoscritto tra le quarantamila e le sessantamila sterline, ovvero tra i 54.000 e gli 81.000 dollari al tasso di cambio attuale.

Tra le scoperte, un posto speciale è occupato dal rivoluzionario articolo del 1937 “Sui numeri computabili” , che i contemporanei definiscono il primo manuale di programmazione della storia. Il lavoro presentava il concetto di una macchina di calcolo astratta: un dispositivo dotato di un nastro di memoria infinito, in grado di eseguire semplici operazioni di lettura, scrittura e spostamento. La macchina di Turing dimostra come qualsiasi calcolo matematico possa essere scomposto in una sequenza di passaggi elementari eseguiti automaticamente.


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La genialità del concetto risiede nella sua universalità: un sistema può simulare il lavoro di qualsiasi altro se riceve il programma appropriato. Un principio simile è alla base dei computer moderni, nei quali un processore esegue vari programmi, modificando il proprio comportamento a seconda del software caricato. Turing dimostrò matematicamente che esistono problemi indecidibili, ovvero compiti che sono fondamentalmente impossibili da risolvere algoritmicamente. È da qui che derivano i limiti fondamentali della tecnologia informatica, sui quali ancora oggi gli ingegneri fanno affidamento.

Gli articoli scientifici finirono nell’archivio grazie alla madre dello scienziato, Ethel, che li diede al collega del figlio, il matematico Norman Rutledge. Dopo la morte del destinatario nel 2013, i documenti scomparvero dalla vista della comunità accademica e finirono abbandonati in una tomba di famiglia. Le due sorelle del defunto si assunsero il compito di sistemare i documenti e gli effetti personali accumulati nel corso degli anni, ignare del valore scientifico delle pagine ingiallite.

Uno dei parenti prese le scatole di documenti e le mise nella soffitta della sua casa, dove l’archivio giacque per quasi un decennio nel più completo oblio. Le condizioni di conservazione erano ideali: temperatura costante e bassa umidità impedivano il deterioramento della carta e dell’inchiostro. La situazione cambiò solo quando l’anziana donna si trasferì in una casa di cura e le sue figlie iniziarono a sgomberare la casa dagli effetti personali accumulati.

Fortunatamente, la famiglia si è consultata con i nipoti di Rutledge prima di prendere la decisione definitiva, poiché lo zio aveva sempre avuto un ruolo importante nella loro vita. Norman dimostrò un sincero interesse per tutti coloro con cui entrò in contatto, mantenendo contatti regolari con i suoi numerosi eredi e interessandosi ai progressi di ciascuno di loro.

Il vero valore dell’archivio venne rivelato nel novembre 2024 durante la riunione dei Rutledge. I documenti vennero portati alla riunione in un comune sacchetto di plastica, ignari del loro significato storico. Soltanto quando i membri della famiglia ne studiarono insieme il contenuto si resero conto di avere tra le mani i fondamenti matematici della civiltà moderna.

La collezione contiene i cosiddetti “estratti“, articoli scientifici stampati in piccole tirature per essere distribuiti tra colleghi accademici. Nel periodo prebellico, le riviste accademiche venivano pubblicate in modo irregolare e la posta internazionale era lenta, per cui gli scienziati facevano affidamento sullo scambio diretto dei risultati delle ricerche. Turing selezionava personalmente i destinatari dei suoi articoli, creando una rete di collaborazione intellettuale tra i principali matematici del continente.

Tra i preziosi reperti c’erano anche lettere del famoso romanziere E.M. Forster. L’autore di Passaggio in India apparteneva agli intellettuali di Cambridge che discutevano le intersezioni tra scienza, arte e filosofia. La corrispondenza rivela gli interessi umanitari dello studioso, che rifletteva sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulla cultura e sulla creatività umana.

Di particolare valore è anche l’ultimo lavoro pubblicato da Turing, “The Chemical Basis of Morphogenesis” del 1952, dedicato ai meccanismi mediante i quali si formano i modelli naturali. Lo studio si basa sulla teoria della reazione-diffusione: le sostanze chimiche reagiscono tra loro e contemporaneamente si diffondono nei tessuti viventi a velocità diverse. Semplici regole di interazione tra due agenti chimici, un attivatore e un inibitore, danno origine a strutture spaziali complesse.

Lo scienziato ha dimostrato matematicamente che un sistema omogeneo può rompere spontaneamente la simmetria e formare schemi regolari senza influenze esterne. L’attivatore stimola la propria produzione e sintesi dell’inibitore, che sopprime l’attività della prima sostanza. Diverse velocità di diffusione creano aree di alta e bassa concentrazione, che si presentano come strisce, punti o motivi più complessi. Questo modello spiega come si formano la colorazione degli animali, la struttura delle conchiglie dei molluschi e perfino lo sviluppo delle dita degli arti umani.

Il lavoro sulla morfogenesi anticipò la moderna teoria dell’auto-organizzazione in fisica, chimica e biologia. I principi di Turing vengono utilizzati per comprendere come si formano le galassie, le strutture cristalline e le reti neurali del cervello. Anche la modellazione al computer ha confermato le previsioni: semplici regole per l’interazione degli elementi del sistema possono creare spontaneamente modelli ordinati di qualsiasi complessità.

Uno dei cugini suggerì che gli scritti di Turing e Forster avrebbero potuto interessare ai collezionisti. La famiglia ha deciso di mettere all’asta l’archivio, riconoscendo l’importanza storica del materiale per la comunità scientifica. Si è deciso di contattare la Rare Book Auctions di Lichfield, nello Staffordshire. Si prevede che il ricavato verrà suddiviso tra i numerosi eredi del defunto matematico.

Il direttore della casa d’aste, Jim Spencer, ha descritto i manoscritti come “l’archivio più importante con cui abbia mai lavorato nei suoi decenni di carriera”. Trascorse mesi a studiare opere matematiche per compilare un catalogo specialistico. Ci sono volute molte consultazioni con professori di informatica, storici della matematica ed esperti di crittografia. Per descrivere accuratamente i lotti, ogni equazione e definizione necessitava di una verifica rispetto alla terminologia moderna.

Tra le altre cose, nell’archivio è stata scoperta una toccante lettera della madre di Turing. In questo libro, Ethel racconta di come abbia riconosciuto fin da piccola il genio del figlio, nonostante lo scetticismo degli insegnanti e dei compagni di classe. “Ho spedito oggi per posta raccomandata 13 stampe delle opere di Alan”, scrive, citando numerose richieste di scrivere una biografia di suo figlio. La madre ammette di aver raccolto materiale sul bambino da quando aveva sei anni, quando notò per la prima volta la sua insolita capacità di pensiero astratto.

I talenti del futuro genio non rientravano nel quadro dell’educazione tradizionale. Gli insegnanti si lamentavano della scarsa attenzione rivolta alle materie umanistiche, senza rendersi conto che la mente del bambino lavorava già con concetti matematici inaccessibili agli adulti. I compagni di classe prendevano in giro gli strani hobby di Alan, che preferiva i problemi di logica ai giochi sportivi e all’intrattenimento sociale.

L’asta degli Alan Turing Papers si terrà il 17 giugno e vi parteciperanno offerenti da tutto il mondo. L’asta si terrà in formato tradizionale con possibilità di partecipazione tramite connessioni internet sicure per i collezionisti internazionali. Gli organizzatori prevedono una forte competizione tra prestigiosi musei, importanti università e collezionisti privati ​​di rarità scientifiche.

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