Luca Galuppi : 3 Dicembre 2024 09:17
Un nuovo attacco phishing sfrutta una funzionalità di recupero di Microsoft Word per aggirare i sistemi di sicurezza, utilizzando documenti Word danneggiati come allegati email. Questi file, appositamente corrotti, riescono a eludere i controlli di sicurezza ma possono essere recuperati con facilità dagli utenti tramite Word, rendendoli uno strumento efficace per i cybercriminali.
Secondo ANY.RUN, gli attaccanti hanno perfezionato una tecnica che unisce astuzia e precisione: i file danneggiati non vengono identificati come pericolosi dagli antivirus, ma appaiono come “puliti” o “non trovati”. Una volta aperti, Word avvisa l’utente che il file contiene contenuti illeggibili e offre un’opzione di recupero. Una volta recuperato, il documento mostra un QR code che, se scansionato, reindirizza l’utente a un sito di phishing che imita una pagina di login di Microsoft, per rubare le credenziali.
Questa campagna, attiva da mesi, si concentra su email mascherate da comunicazioni aziendali di risorse umane o dipartimenti finanziari, con temi allettanti come bonus o benefici per i dipendenti. Gli allegati riportano nomi come:
Annual_Benefits_&_Bonus_for_[name].docx
Benefits_&_Bonus_for_[name].docx.bin
Due_&_Payment_for_[name].docx.bin
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Un elemento ricorrente nei file è una stringa codificata in base64, decodificata come “##TEXTNUMRANDOM45##”, che potrebbe essere un identificativo generato casualmente per personalizzare l’attacco.
Il successo di questa tecnica risiede nella sua capacità di sfruttare la curiosità e l’urgenza delle vittime, ma anche nella difficoltà per i sistemi di sicurezza di rilevare minacce che non contengono codice malevolo, bensì si limitano a visualizzare un QR code. Questa strategia ha ottenuto tassi di rilevamento bassissimi su piattaforme come VirusTotal, dove la maggior parte degli antivirus restituisce risultati “clean” per questi file.
L’uso di documenti corrotti rappresenta un’evoluzione rispetto alle classiche campagne phishing. Pur mantenendo obiettivi tradizionali, come il furto di credenziali, introduce un nuovo livello di elusione che rende ancora più difficile il rilevamento automatico. Questo attacco si inserisce in un trend più ampio, che vede crescere l’uso di quishing (phishing tramite QR code) e file manipolati per confondere i sistemi di sicurezza.
Si sottolinea l’importanza di regole semplici ma efficaci per proteggersi: evitare di aprire allegati da mittenti sconosciuti, verificare sempre la legittimità di email sospette e segnalare eventuali anomalie agli amministratori di rete.
Questo attacco dimostra quanto velocemente i criminali informatici possano adattarsi per aggirare anche le tecnologie di sicurezza più avanzate. Un singolo click può aprire le porte a gravi conseguenze, dal furto di dati sensibili alla compromissione delle infrastrutture aziendali. Le soluzioni di sicurezza tecnologiche sono fondamentali per proteggere le infrastrutture, ma senza una consapevolezza adeguata da parte degli utenti, il rischio di compromissione rimane elevato. Unire protezione tecnica e formazione continua è l’unica strategia efficace per fronteggiare le minacce in costante mutamento e ridurre al minimo i rischi.
Su un popolare forum dedicato alle fughe di dati è apparso un annuncio pubblicitario per la vendita di un database che presumibilmente contiene 15,8 milioni di account PayPal con indirizzi email ...
Una complessa operazione di attacco è stata individuata recentemente, nella quale gli aggressori digitali utilizzano la struttura di protezione Cisco per eseguire manovre di inganno online. I mal...
A cura di Luca Stivali e Roland Kapidani. Nel giro di dieci giorni un nickname mai visto prima, mydocs, ha inondato un dark forum con una serie di thread tutti uguali: stesso template, stessa call-to-...
Un ricercatore esperto in sicurezza informatica ha scoperto che centinaia di server TeslaMate in tutto il mondo trasmettono apertamente i dati dei veicoli Tesla senza alcuna protezione. Ciò signi...
Il 23 luglio 2025, Tesla tenne la sua conference call sui risultati del secondo trimestre. Elon Musk , come di consueto, trasmise a Wall Street il suo contagioso ottimismo. Parlando di Dojo, il superc...