
L’operazione #tangodown entra sempre più nel vivo e il collettivo di hacktivisti di ANonymous stanno inanellando giorno dopo giorno gravi attacchi cyber alle infrastrutture della Russia come nel caso di pochi minuti fa.
Dopo la diffusione di un video nel quale il collettivo hacker avvisa il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin che il conflitto cibernetico è appena iniziato, alcuni account di Anonymous riportano che sono stati attaccati i colossi dell’energia Russa.
Sembrerebbe si tratti di Gazprom, Rosneft e Lukoil, ovvero le principali aziende che si occupano della gestione del gas e del petroli nel territorio Russo.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Il tweet riportato dall’account @YounesAnonymous riporta quanto segue:
Caro #Russia , controllerai i tuoi compressori a gas e ci farai sapere? 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Linkando un video dell’account @xxNB65 che dice:
Sembra che lo stato russo abbia avuto un piccolo problema con il compressore del gas. Qualcuno può dire perdite di gas, ventole spente, configurazioni/profili cancellati, accesso al file system e un inevitabile spegnimento? #Ukraine
Il collettivo di hacker ha rivendicato inoltre di aver reso irraggiungibili dall’invasione dell’Ucraina circa 300 siti internet di compagnie, banche e media statali russi tra cui quelli dei colossi energetici e, apparentemente, quello dell’agenzia stampa Tass.

Ovviamente occorre far attenzione tra propaganda e realtà, in quanto, come abbiamo visto, la Russia ha smentito l’attacco al Ministero della Difesa di qualche giorno fa riportando che i dati pubblicati erano di una vecchia perdita e che le informazioni sensibili dei militari non possono essere esposte da un sito web da legge russa.
Inoltre, gli attacchi sferrati ai 300 suti sono principalmente DDoS, i quali hanno causato un disservizio da parte dei siti momentaneo.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Gli hacker amano sfruttare i tool più innocui per infiltrarsi nelle reti dei loro obiettivi e questo noi tutti lo sappiamo. E, in questo caso, stanno puntando a PuTTY, il client SSH popolare. È come…

I criminali informatici stanno diventando sempre più furbi e hanno trovato un nuovo modo per sfruttare i protocolli di sicurezza aziendali. Sembra incredibile, ma è vero: stanno usando una funzionalità di autenticazione Microsoft legittima per…

Un nuovo strumento AI è apparso sul dark web e ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza, e non per le migliori ragioni. Si tratta di un servizio di intelligenza artificiale chiamato DIG AI,…

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…