Redazione RHC : 29 Novembre 2023 09:42
LivaNova Site Managment gestisce i rifiuti nucleari presenti nel sito ex Sorin a Saluggia. Tali rifiuti derivano dalle attività di ricerca in campo nucleare che si svolgevano nel centro SORIN, dalla raccolta di rifiuti radioattivi provenienti dalle strutture ospedaliere clienti della SORIN stessa e dalle attività di bonifica ancora in corso. Attualmente gran parte dei rifiuti presenti è stoccata presso il Nuovo Deposito, realizzato nel 2008.
In tale deposito sono stipati 686 metri cubi di rifiuti radioattivi di cui 537 ad attività molto bassa, 134 a bassa attività e 15 a media attività.
LivaNova ha condiviso i dettagli dell’incidente di sicurezza informatica in un documento depositato il 20 novembre presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Nell’avviso, LivaNova afferma di aver “rilevato un incidente di sicurezza informatica che ha provocato l’interruzione di parti dei suoi sistemi” e ha affermato che sta intraprendendo azioni per impedire che la situazione danneggi la sua attività.
Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato
Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
LivaNova, con sede a Londra, che si sta coordinando con le forze dell’ordine, sta indagando sull’incidente con l’aiuto di esperti esterni di sicurezza informatica. Al momento dell’avviso, LivaNova stava ancora valutando “quali informazioni e sistemi erano stati colpiti” e stava eseguendo un piano di risposta che includeva “misure correttive”.
“L’azienda ha intrapreso e continuerà a intraprendere azioni per risolvere il problema, come ad esempio mettere offline alcuni sistemi. L’incidente, tuttavia, ha causato, e si prevede continuerà a causare, interruzioni in alcune parti delle operazioni commerciali della società”, ha scritto LivaNova nella notifica.
LivaNova deve ancora quantificare le conseguenze dell’incidente, dicendo agli investitori che “non è possibile determinare in questo momento la portata dell’impatto di tale evento sulla sua attività, sui risultati delle operazioni, sui flussi di cassa o sulle condizioni finanziarie”.
Come altre società quotate in borsa, LivaNova elenca gli incidenti di sicurezza informatica come un rischio nelle sue comunicazioni agli investitori. Il rapporto annuale della società , pubblicato a febbraio, afferma che “persone non autorizzate tentano abitualmente di accedere ai nostri prodotti o sistemi per interrompere, disabilitare o deteriorare servizi, per ottenere informazioni proprietarie o riservate, per avanzare richieste di riscatto o per interrompere o interrompere da remoto accedere ai sistemi dei grandi fornitori di servizi sanitari”.
A quel tempo LivaNova non aveva ancora subito alcun attacco “materiale”.
I ricercatori di Okta hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...
Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...
La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...
Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006