Redazione RHC : 16 Luglio 2024 17:44
Gli scienziati dell’Università di Harvard, insieme al laboratorio di intelligenza artificiale DeepMind di Google, hanno sviluppato un modello di ratto virtuale con un cervello artificiale in grado di imitare movimenti simili a quelli naturali. Il modello è stato creato per comprendere meglio come il cervello controlla il movimento.
La robotica moderna, nonostante tutte le sue conquiste, non è ancora in grado di riprodurre i movimenti naturali di animali e persone. Diego Aldaondo, studente laureato di Harvard e partecipante al progetto, ha notato che i problemi principali riguardano sia gli aspetti hardware che quelli software.
Aldaondo ha spiegato: “Dal punto di vista hardware, i ricercatori hanno incontrato sfide nella creazione di robot che abbiano la flessibilità, la forza e l’efficienza energetica dei corpi degli animali”. Dal punto di vista software, gli ostacoli principali sono lo sviluppo di simulazioni fisiche efficaci e algoritmi di apprendimento automatico per addestrare controllori che imitano i movimenti umani.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!
Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico.
Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un paccheto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale.
Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber.
Supporta RHC attraverso:
L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
Ascoltando i nostri Podcast
Seguendo RHC su WhatsApp
Seguendo RHC su Telegram
Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.
Esiste anche un problema noto come divario simulazione-realtà, causato dalle differenze tra le simulazioni fisiche e il mondo reale. Ciò rende difficile trasferire i controllori addestrati nella simulazione ai robot reali.
Insieme al professor Bence Olwiecki del Dipartimento di biologia organica ed evoluzionistica, nonché ad altri scienziati di Harvard e Google DeepMind, Aldaondo ha sviluppato un modello digitale di ratto biomeccanicamente realistico.
I ricercatori hanno collaborato con Google DeepMind poiché la piattaforma ha sviluppato strumenti per l’addestramento di reti neurali artificiali (ANN) in grado di controllare modelli animali biomeccanici nei simulatori di fisica.
Il team ha utilizzato MuJoCo, un simulatore fisico che simula la gravità e altre forze fisiche, e ha sviluppato un’altra piattaforma, Motor IMItation and Control (MIMIC), per addestrare una ANN a comportarsi come un ratto. Per addestrare l’ANN sono stati utilizzati dati ad alta risoluzione registrati da ratti reali.
Aldaondo ha osservato: “Questo è importante per le neuroscienze perché consente lo sviluppo di modelli computazionali che riproducono i movimenti degli animali nelle simulazioni fisiche e prevedono il modello di attività neurale che ci si aspetterebbe dal cervello reale”.
Utilizzando l’ANN, i ricercatori sono stati in grado di creare modelli dinamici inversi che gli scienziati ritengono che il nostro cervello utilizzi per controllare i movimenti del corpo e raggiungere lo stato desiderato.
Aldaondo ha spiegato: “In termini più corporei, possiamo pensare al modello inverso come alla creazione delle attivazioni muscolari necessarie per raggiungere la postura desiderata, tenendo conto della fisica del corpo. Questo concetto è utile per le neuroscienze motorie perché la coordinazione motoria implica imparare a tenere conto delle proprietà fisiche del corpo attraverso l’esperienza con il mondo.”
I dati provenienti da ratti reali hanno aiutato il modello virtuale ad apprendere le forze necessarie per ottenere il movimento desiderato, anche se non era stato specificamente addestrato su di esse. Quando l’attività neurale è stata misurata sia nei ratti reali che in un modello virtuale, i ricercatori hanno scoperto che il modello virtuale prevedeva accuratamente l’attività neurale dei ratti reali.
Ciò apre una nuova frontiera della neuroscienza virtuale, dove gli animali creati artificialmente possono essere utilizzati per studiare i circuiti neurali e i loro disturbi nelle malattie. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature .
Nella giornata di oggi, la nuova cyber-gang “The Gentlemen” rivendica all’interno del proprio Data Leak Site (DLS) il primo attacco ad una azienda italiana. Disclaimer: Questo rapporto include s...
SAP ha reso disponibili degli aggiornamenti per la sicurezza Martedì, con l’obiettivo di risolvere varie vulnerabilità. Tra queste vulnerabilità, ve ne sono tre particolarmente critiche che si ve...
Ci stiamo avviando a passi da gigante vero l’uroboro, ovvero il serpente che mangia la sua stessa coda. Ne avevamo parlato qualche settimana fa che il traffico umano su internet è in calo vertigino...
A fine agosto, GreyNoise ha registrato un forte aumento dell’attività di scansione mirata ai dispositivi Cisco ASA. Gli esperti avvertono che tali ondate spesso precedono la scoperta di nuove vulne...
Con una drammatica inversione di tendenza, il Nepal ha revocato il blackout nazionale sui social media imposto la scorsa settimana dopo che aveva scatenato massicce proteste giovanili e causato almeno...