
Il Decreto Legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2022/2555, noto anche come NIS2, segna un importante passo avanti nella gestione della sicurezza informatica in Italia e nell’Unione Europea. Con la finalità di rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche e migliorare la resilienza delle aziende contro le crescenti minacce informatiche, questo decreto introduce nuovi obblighi per i soggetti considerati essenziali e importanti.
Il decreto si articola in 6 Capi e 44 articoli, e sostituisce il precedente Decreto Legislativo n. 65 del 2018, che implementava la prima direttiva NIS (Network and Information Systems) del 2016. Le nuove disposizioni mirano a rafforzare il livello di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi, soprattutto per quanto riguarda i soggetti considerati essenziali e importanti. Tra questi figurano fornitori di servizi di cloud computing, data center, piattaforme di social network, motori di ricerca online e mercati digitali.
Un elemento cruciale del decreto è l’obbligo, per gli organi di amministrazione e direttivi delle aziende considerate essenziali e importanti, di approvare e sovrintendere all’implementazione delle misure di gestione dei rischi per la sicurezza informatica. Questi organi sono inoltre responsabili delle violazioni del decreto e devono assicurarsi che i dipendenti ricevano una formazione continua in materia di sicurezza informatica (Articolo 23).
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L’articolo 24 specifica le misure di gestione dei rischi, che devono includere l’uso di tecnologie sicure e aggiornate, la protezione contro accessi non autorizzati, e la gestione e registrazione degli incidenti di sicurezza. Inoltre, si pone particolare attenzione alla continuità operativa e alla rapidità di ripristino delle attività in caso di incidenti.
Il decreto impone l’obbligo di notifica tempestiva degli incidenti significativi entro 24 ore dalla loro rilevazione, con una relazione dettagliata da fornire entro 72 ore. Questi incidenti devono essere accompagnati da informazioni riguardanti il loro impatto e le misure di mitigazione adottate. Inoltre, il decreto introduce l’obbligo di notificare anche i “quasi-incidenti”, ovvero quegli eventi che potrebbero avere un impatto significativo ma che non hanno ancora causato danni rilevanti (Articolo 25 e 26).
La fase di prima applicazione del decreto prevede una serie di scadenze ben definite. In particolare, i fornitori di servizi di dominio, cloud, data center e altre categorie devono registrarsi sulla piattaforma digitale predisposta entro il 17 gennaio 2025. Gli obblighi previsti dagli articoli 23, 24 e 29 dovranno essere rispettati entro diciotto mesi dalla ricezione della comunicazione da parte delle autorità competenti. La registrazione iniziale e gli aggiornamenti annuali dei dati saranno cruciali per garantire il monitoraggio continuo da parte delle autorità.
Il recepimento di questa direttiva in Italia rappresenta un ulteriore passo avanti verso la protezione delle infrastrutture critiche e delle informazioni sensibili contro minacce informatiche in costante evoluzione. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) è confermata come l’autorità competente per l’attuazione delle disposizioni del decreto, rafforzando così il quadro normativo italiano in materia di cybersecurity.
Le aziende rientranti nel campo di applicazione della direttiva dovranno affrontare una serie di obblighi e scadenze. Di seguito sono riportate le principali attività richieste:
Il Decreto Legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2022/2555 rappresenta un tassello fondamentale per la creazione di un ambiente digitale più sicuro e resiliente. Le aziende dovranno adeguarsi a una serie di nuovi obblighi che includono la gestione dei rischi informatici, la notifica tempestiva di incidenti e l’aggiornamento periodico delle informazioni sulla sicurezza. L’implementazione di queste misure non solo contribuirà a rafforzare la sicurezza delle infrastrutture critiche, ma promuoverà anche una maggiore fiducia nel mercato digitale europeo. Le scadenze previste richiedono un’attenta pianificazione e collaborazione tra aziende e autorità competenti, al fine di garantire un’efficace protezione contro le minacce informatiche emergenti
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