
Redazione RHC : 30 Novembre 2022 18:30
Da questo pomeriggio, le infrastrutture IT del Vaticano risultano offline.
Infatti, il dominio principale, www[.]vatican[.]va, risulta irraggiungibile sul traffico HTTP, mentre invece al ping e a livello TCP i server rispondono correttamente.
Da quello che riporta la sala stampa del vaticano, sembra si tratti di una normale manutenzione. Ma dall’impronta che viene lasciata sul web, potrebbe tutto ricondursi ad un attacco di Distribuited Denail of Service (DDoS) di tipo Applicativo, a livello 7.

CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Di seguito viene riportata una immagine di qualche minuto fa accedendo a vatican[.]va, dove il messaggio in questo caso risulta 404, ovvero pagina non trovata.
Dalle analisi che abbiamo condotto, il sito https://mobile[.]vatican[.]va funziona correttamente, pertanto potrebbe essere successo che il server sia stato sconfigurato volutamente da un malintenzionato, anche se questo è tutto da verificare.

C’è da dire che ultimamente Papa Francesco aveva iniziato a prendere una netta posizione nella guerra in Ucraina, dicendo: “L’invasore è la Russia”. Immediatamente la replica del Cremlino, che ha riportato una replica al pontefice dicendo: “Perversione della verità”.
Recentemente, Alexander Avdeev, ambasciature russo nella Santa Sede, ha protestato contro le parole del Papa dette in una intervista dove riportava la: “crudeltà dei soldati ceceni e buriati” relativamente alla guerra in Ucraina. Avdeev ha detto alla TASS quanto quanto segue:
“La Russia è indignata per l’insinuazione di presunte atrocità commesse dai militari russi nel corso dell’operazione militare speciale in Ucraina.”
Questa guerra ci ha portato all’attenzione le “milizie cyber”, ovvero gruppi autorizzati da parti degli schieramenti a condurre specifiche operazioni a favore di una o l’altra fazione. Abbiamo visto il gruppo Ucraino “IT ARMY of Ukraine” di matrice filo ucraina, oppure Killnet, che in precedenza ha preso di mira molte infrastrutture italiane con attacchi DDoS di livello applicativo.
Potrebbe trattarsi di un malfunzionamento, ma ci sembra poco probabile, vista l’impronta che viene lasciata sul web dalle infrastrutture del vaticano.
RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali. Nel caso in cui l’azienda voglia fornire una dichiarazione a RHC, saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo sulle nostre pagine per dare risalto alla questione.
Qualora ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda od effettuare una dichiarazione, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.
Redazione
Questa mattina Paragon Sec è stata contattata da un’azienda italiana vittima di un nuovo tentativo di frode conosciuto come Truffa del CEO. L’ufficio contabilità ha ricevuto un’e-mail urgente,...

i ricercatori di Check Point Software, hanno recentemente pubblicato un’indagine sull’aumento delle truffe farmaceutiche basate sull’intelligenza artificiale. È stato rilevato come i criminali ...

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) ha assunto il ruolo di Root all’interno del programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), diventando il principale punt...

Il progetto Tor ha annunciato l’introduzione di un nuovo schema di crittografia, chiamato Counter Galois Onion (CGO), destinato a sostituire il precedente metodo Tor1 Relay. L’aggiornamento mira a...

L’attuale accelerazione normativa in materia di cybersicurezza non è un fenomeno isolato, ma il culmine di un percorso di maturazione del Diritto penale che ha dovuto confrontarsi con la dematerial...