
Redazione RHC : 5 Febbraio 2025 07:08
L’analogia con il Great Cannon creato dal Governo Cinese sorge spontanea quando si parla di repressione di sistemi attraverso gli attacchi DDoS. Ma sembra che l’influenza tecnologica sia oggi una grave minaccia e questa porta (come abbiamo visto) a moltissime perdite finanziarie che non possono essere sottovalutate.
La società cinese di intelligenza artificiale DeepSeek sta affrontando un’ondata di Attacchi DDoS-attacchi che hanno seriamente compromesso il funzionamento dei suoi servizi. Gli attacchi all’infrastruttura sono iniziati poco dopo il rilascio del modello DeepSeek-R1, che è diventato un degno concorrente degli sviluppi di OpenAI e ha offerto una soluzione più accessibile nel campo dell’intelligenza artificiale generativa.
Secondo i dati dei ricercatori di NSFOCUS, il 25, 26 e 27 gennaio sono stati registrati attacchi all’API DeepSeek, in cui gli aggressori hanno utilizzato varie tecniche di attacco. La durata media degli attacchi è stata di 35 minuti e gli attacchi stessi hanno causato interruzioni nei servizi. DeepSeek-R1 offre agli utenti ampie capacità di generazione di dialoghi e di completamento automatico, rendendo la piattaforma interessante per gli sviluppatori.
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Inoltre, il 20 e il 25 gennaio sono stati registrati attacchi al sistema di chat DeepSeek, della durata superiore a un’ora. Contemporaneamente, l’azienda ha presentato il suo nuovo modello, caratterizzato da un processo di apprendimento per rinforzo migliorato e da un’elevata precisione nelle attività matematiche e di programmazione.
La situazione è peggiorata il 28 gennaio, quando il team di DeepSeek ha annunciato un massiccio attacco informatico che ha costretto l’azienda a cambiare gli indirizzi IP per proteggere la propria infrastruttura. Tuttavia, i criminali si sono adattati rapidamente e hanno lanciato una nuova ondata di attacchi, tra cui gli attacchi di CLDAP reflaction. I domini principali di DeepSeek sono stati nuovamente colpiti e la piattaforma API è rimasta paralizzata.
Gli esperti sottolineano l’elevato livello di organizzazione e precisione delle azioni degli aggressori. Il cambio di indirizzo IP non ha impedito gli attacchi, poiché i criminali hanno reagito immediatamente e hanno adattato le loro tattiche. NSFOCUS sottolinea che l’attacco è di natura internazionale: le fonti delle minacce sono localizzate negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Australia. L’uso di server distribuiti rende difficile l’identificazione degli autori, cosa tipica degli attacchi organizzati professionalmente.
L’attacco evidenzia l’importanza di DeepSeek nel mercato globale dell’intelligenza artificiale e dimostra la complessità della concorrenza nel settore tecnologico. Oltre a sviluppare nuovi modelli, le aziende si concentrano sempre di più sulla sicurezza informatica per contrastare gli attacchi mirati. Nelle condizioni moderne l’infrastruttura sta diventando parte integrante del successo delle aziende tecnologiche.
Redazione
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