Redazione RHC : 29 Novembre 2023 07:43
Nella costante evoluzione della società digitale, la sicurezza cibernetica emerge come uno dei pilastri fondamentali per la stabilità di nazioni e istituzioni. In questa prospettiva, il Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza (CIC), presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, si è riunito ieri per affrontare le crescenti sfide nel panorama cibernetico italiano.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha presieduto ieri il Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza CIC, che vede la partecipazione del Sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica ASSM, e delle Amministrazioni di governo centrale con competenze in ambito cyber.
Questo è quanto si legge nel comunicato stampa emesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri:
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Nel corso della riunione dell’organismo, la cui composizione e i relativi compiti sono definiti dal decreto-legge istitutivo dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ACN, è stato valutato l’attuale stato di sicurezza cibernetica alla luce della delicata situazione geopolitica internazionale relativa ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, a seguito dei quali si è registrato un incremento degli attacchi informatici e dell’attivismo hacker indirizzato anche verso siti istituzionali.
I lavori del CIC – cui hanno partecipato, su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, anche il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, e il Direttore del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, Elisabetta Belloni – hanno messo a fuoco e precisato le misure di salvaguardia digitali necessarie per assicurare la migliore protezione nell’attuale contesto delle infrastrutture critiche ed essenziali dell’Italia.
La riunione del Comitato Interministeriale per la Cybersicurezza (CIC), presieduta da Giorgia Meloni, riflette un impegno concreto e tempestivo nel fronteggiare le crescenti minacce cibernetiche. In un contesto internazionale segnato da tensioni geopolitiche e conflitti, l’Italia si è posta all’avanguardia nell’affrontare la sfida della sicurezza digitale.
I lavori del CIC hanno chiaramente evidenziato la necessità di adottare misure proattive, considerando l’incremento degli attacchi informatici e dell’attivismo hacker diretti verso istituzioni e infrastrutture critiche. L’attenzione verso la situazione internazionale, con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, ha sottolineato l’importanza di una risposta tempestiva e coordinata.
La partecipazione di figure di rilievo, come il Governatore della Banca d’Italia, il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo e il Direttore del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, ha arricchito la discussione con prospettive multidimensionali, considerando l’impatto della sicurezza cibernetica su settori cruciali dell’economia e della sicurezza nazionale.
L’adozione di misure di salvaguardia digitali mira a garantire che l’Italia possa affrontare con determinazione e prontezza le minacce emergenti nel cyberspazio. La protezione delle infrastrutture critiche rappresenta un elemento chiave, e la collaborazione tra entità pubbliche e private è fondamentale per costruire un ecosistema resiliente.
In conclusione, la riunione del CIC sottolinea l’impegno del governo italiano nel promuovere una cybersicurezza robusta e nella creazione di un ambiente digitale sicuro per cittadini, imprese e istituzioni. Ricordiamo sempre che affrontare la minaccia digitale richiede una visione strategica, sistemica e altamente tecnologica.
Ricordiamo sempre che l’hacktivismo, sebbene plateale e catalizzante, rappresenta solo la punta dell’iceberg nel panorama delle minacce cibernetiche. Per preservare la sicurezza nazionale, è imperativo concentrarsi sugli attacchi di stato e gli Advanced Persistent Threats (APT), più insidiosi, silenti e con conseguenze gravi, che operano in profondità nel cyberspazio, sfidando le difese con una determinazione e persistenza che vanno ben oltre le manifestazioni evidenti dell’hacktivismo cibernetico.
Fronteggiare un attaccante vuol dire mettersi sul suo stesso livello sfidando le sue capacità tecniche. Quanto è stato avviato dalla Meloni è fondamentale e speriamo che sia qualcosa di lungo termine e non solo dettato da un periodo di contingency trainato da una risposta puramente politica.
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