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Geopolitica a Geometria Variabile: Netanyahu e Hamas alla Sbarra della CPI

Sandro Sana : 29 Maggio 2024 15:59

Negli ultimi giorni, la comunità internazionale è stata scossa dalla notizia che il procuratore della Corte Penale Internazionale (CPI) ha richiesto mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e per i leader di Hamas.

Questa decisione, che mira a rispondere alle accuse di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani, solleva importanti questioni riguardo alla coerenza e all’imparzialità delle risposte della comunità globale ai conflitti e alle violazioni del diritto internazionale.

Ma andiamo con ordine.

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Da anni, il conflitto israelo-palestinese rappresenta una delle questioni più complesse e divisive sul palcoscenico mondiale. Entrambe le parti sono state accusate di gravi violazioni dei diritti umani e di atti che possono essere considerati crimini di guerra.

Netanyahu, come leader di Israele, e i capi di Hamas, che governano la Striscia di Gaza, sono al centro di queste accuse. La richiesta di mandati di arresto da parte della CPI rappresenta un passo significativo verso la responsabilizzazione, ma solleva anche interrogativi sulla coerenza dell’applicazione delle sanzioni internazionali.

L’Embargo ai Prodotti Russi: Un Paragone

Quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022, la risposta della comunità internazionale è stata rapida e decisa. Numerosi paesi hanno imposto sanzioni economiche alla Russia, includendo l’embargo di prodotti russi e altre misure punitive volte a isolare economicamente e politicamente il paese.

  • Sanzioni Economiche: Le sanzioni economiche imposte alla Russia hanno riguardato principalmente il settore finanziario, con il congelamento dei beni di individui e entità russi all’estero e l’esclusione delle principali banche russe dal sistema SWIFT, il network globale di transazioni finanziarie. Queste misure hanno avuto un impatto immediato sulla capacità della Russia di condurre affari internazionali e di accedere ai mercati globali.
  • Embargo sui Prodotti: Oltre alle sanzioni finanziarie, molti paesi hanno imposto un embargo sui prodotti russi. Questo includeva il blocco delle esportazioni di petrolio e gas, che rappresentano una delle principali fonti di reddito per l’economia russa. Inoltre, sono stati vietati altri prodotti strategici come armi, tecnologia e beni di lusso, con l’obiettivo di colpire i settori chiave dell’economia russa e la sua capacità di sostenere lo sforzo bellico.
  • Sanzioni Personali: Numerosi oligarchi russi, funzionari governativi e altre figure di spicco sono stati soggetti a sanzioni personali, che includevano il divieto di viaggio e il congelamento dei beni. Queste misure hanno avuto lo scopo di esercitare pressione diretta sui leader russi e sui loro sostenitori principali.

Un Trattamento Equivalente?

La domanda che emerge è se la comunità internazionale adotterà un approccio simile nei confronti di Israele e di Hamas. Se l’obiettivo è quello di mantenere una coerenza e una giustizia uniforme, allora dovremmo aspettarci misure simili a quelle adottate contro la Russia. Questo potrebbe includere sanzioni economiche, embargo sui prodotti, e altre forme di pressione politica ed economica.

Israele

Israele è un alleato chiave di molti paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti. La geopolitica e le alleanze strategiche rendono complesso immaginare un embargo totale sui prodotti israeliani. Tuttavia, se la comunità internazionale è seria riguardo alla giustizia e alla responsabilità, dovrebbero essere considerati almeno alcuni tipi di sanzioni mirate.

Proposta di Embargo sui Prodotti Israeliani

Una proposta potrebbe includere un embargo selettivo sui prodotti israeliani, concentrandosi su settori specifici che potrebbero esercitare pressione senza danneggiare eccessivamente la popolazione civile o gli interessi globali. Ad esempio:

  • Tecnologia e Innovazione: Limitare l’importazione di tecnologie avanzate israeliane, come i software di cybersicurezza e le startup tecnologiche, che rappresentano una parte significativa dell’economia israeliana. Questa misura potrebbe spingere il governo israeliano a rivedere le sue politiche senza compromettere le necessità quotidiane della popolazione.
  • Prodotti Agricoli: Anche se un embargo totale sui prodotti agricoli potrebbe essere troppo estremo, una restrizione selettiva su determinati beni di esportazione potrebbe avere un impatto significativo.
  • Componenti Militari: Limitare l’esportazione e l’importazione di componenti militari e tecnologici utilizzati nell’industria della difesa israeliana.

Hamas

Hamas è già soggetto a numerose sanzioni e restrizioni, ma l’efficacia di queste misure è spesso messa in discussione. Un approccio più rigoroso potrebbe includere un’ulteriore stretta sulle risorse finanziarie e sui beni materiali che arrivano a Gaza. Tuttavia, è cruciale che qualsiasi misura non peggiori ulteriormente la situazione umanitaria della popolazione civile, che è già gravemente colpita dal conflitto.

La Realtà dei Legami Strategici

La diversità di trattamento tra Russia e Israele può essere in parte spiegata dai profondi legami strategici tra Israele e gli Stati Uniti. Israele è uno dei principali partner degli Stati Uniti in settori cruciali come la cybersicurezza e gli armamenti.

Le tecnologie israeliane sono fondamentali per la difesa americana, e la cooperazione tra i due paesi va ben oltre le semplici relazioni diplomatiche.

  • Cybersicurezza: Israele è riconosciuto a livello mondiale per la sua avanzata tecnologia di cybersicurezza. Le aziende israeliane forniscono sistemi e software critici che proteggono le infrastrutture americane e dei suoi alleati. Un’eventuale rottura delle relazioni con Israele potrebbe esporre gli Stati Uniti a rischi significativi in termini di sicurezza informatica.
  • Armamenti: Gli Stati Uniti e Israele collaborano strettamente nello sviluppo e nella produzione di armamenti avanzati. Sistemi come il missile anti-balistico Iron Dome, co-sviluppato dai due paesi, sono esempi di come questa partnership sia vitale per la sicurezza nazionale americana e israeliana.

Conclusioni

La richiesta di mandati di arresto da parte della CPI per Netanyahu e i leader di Hamas è un segnale forte che la comunità internazionale potrebbe non tollerare più l’impunità. Tuttavia, la risposta globale deve essere coerente per essere credibile e giusta. Le sanzioni e le misure economiche adottate contro la Russia stabiliscono un precedente che non può essere ignorato.

Le relazioni strategiche tra Israele e gli Stati Uniti, specialmente nei settori della cybersicurezza e degli armamenti, rendono improbabile l’adozione di sanzioni equivalenti a quelle imposte alla Russia. Questa disparità evidenzia una realtà di “giustizia a geometria variabile”, dove gli interessi geopolitici e le alleanze strategiche influenzano profondamente la capacità della comunità internazionale di applicare principi di giustizia uniformi. Tuttavia, un embargo selettivo sui prodotti israeliani potrebbe rappresentare un compromesso efficace, che bilancia la necessità di responsabilità con la realtà delle interdipendenze strategiche globali.

Sandro Sana
Membro del gruppo di Red Hot Cyber Dark Lab e direttore del Red Hot Cyber PodCast. Si occupa d'Information Technology dal 1990 e di Cybersecurity dal 2014 (CEH - CIH - CISSP - CSIRT Manager - CTI Expert), relatore a SMAU 2017 e SMAU 2018, docente SMAU Academy & ITS, membro ISACA. Fa parte del Comitato Scientifico del Competence Center nazionale Cyber 4.0, dove contribuisce all’indirizzo strategico delle attività di ricerca, formazione e innovazione nella cybersecurity.

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