
Redazione RHC : 24 Febbraio 2023 14:59
No, non siamo filorussi, siamo apolitici e sappiamo distinguere il bene dal male e l’incompetenza dalla competenza.
Parliamo di tutto, scansioniamo il cyberspace e le underground in lungo e in largo, e spesso le nostre attenzioni sono rivolte a quello che non conosciamo, come Cina, Russia e Corea del Nord. Perché tutti possono dire la loro ed insegnarci qualcosa nel vasto ed immenso mondo della sicurezza informatica.
in questo specifico caso, si è letto sui giornali di tutto e con delle imprecisioni clamorose relativamente agli attacchi DDoS di NoName057(16), il collettivo hacktivista filorusso che ha preso di mira una serie di siti italiani negli ultimi 4 giorni.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)? Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class" del corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence". A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente. Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile. Guarda subito l'anteprima gratuita del corso su academy.redhotcyber.com Contattaci per ulteriori informazioni tramite WhatsApp al 375 593 1011 oppure scrivi a [email protected]
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
C’è chi ha titolato come “attacco all’Italia” (un’altra volta a distanza di 2 settimane? Ma sempre a noi?), chi ha confuso un attacco ransomware (quello alle Ferrovie dello stato) con un attacco DDoS e c’è chi ha parlato di “cyberattacchi sempre più complessi”.
Insomma, in Italia vogliono tutti parlare di cyber, ma la cyber non la conosce nessuno.
Vogliono parlare di cyber tutti perché è l’argomento del momento. Fa fare visualizzazioni, attira gente, è quel connubio tra mistero ed illecito, oscuro, che eccita e al tempo stesso ci incuriosisce.
Ma la cyber è anche guerra e lo sarà sempre di più perché viene oggi utilizzata per fini geopolitici, di influenza e di propaganda e occorre parlarne con preparazione, oltre con il massimo rispetto ed attenzione.
Spesso ci viene detto, ma perché parlate anche con i criminali informatici?
Perché loro ne sanno più di noi e ci possono insegnare molto per poterci difendere al meglio.
E proprio perché ne sappiamo poco che le nostre infrastrutture collassano sotto gli attacchi ransomware, sotto degli attacchi “Slow HTTP Attack”, perché non sappiamo ancora distinguere la differenza tra un Web Application firewall (WAF) da un Firewall classico di rete.
Purtroppo in Italia La cybersecurity la si conosce davvero poco.
Abbiamo bisogno di maggiore preparazione, soprattutto sul profilo tecnico, abbiamo bisogno di più specialisti, perché sono loro che potranno operativamente contrastare il crimine informatico sullo stesso livello e proteggere le nostre infrastrutture critiche nazionali.
Dobbiamo rimboccarci le maniche e studiare, perché se vogliamo contrastare i criminali informatici sul loro stesso piano, dobbiamo conoscere a fondo la materia, iniziando a scrivere cose sensate sui giornali.
Una guerra non si vince con una legione di generali. La guerra si vince con legioni di soldati.
Andiamo tutti a scuola di Cybersecurity!
Redazione
Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...

Cloudflare torna sotto i riflettori dopo una nuova ondata di disservizi che, nella giornata del 5 dicembre 2025, sta colpendo diversi componenti della piattaforma. Oltre ai problemi al Dashboard e all...