Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Gli scarafaggi bio-ibridi ci salveranno dai disastri naturali. La nuova frontiera della robotica che unisce elettronica e materiali biologici

Redazione RHC : 21 Dicembre 2023 21:29

Gli scienziati stanno sviluppando scarafaggi cyborg per cercare e salvare le persone dopo i terremoti. L’ingegnere Hirotaka Sato della Nanyang Technological University di Singapore, ispirato dal terremoto di Tokyo del 2011, sta lavorando per creare cyborg basati sugli scarafaggi del Madagascar (Gromphadorhina portentosa), dotati di elettrodi e sensori per cercare sopravvissuti sotto le macerie. 

Questi insetti possono trasportare fino a 15 grammi di apparecchiature, comprese telecamere a infrarossi e processori in grado di rilevare persone viventi.

Il team di Sato può controllare a distanza gli scarafaggi, guidarli a sinistra, a destra e in avanti, oppure lasciarli muoversi autonomamente verso destinazioni programmate. Gli scienziati miglioreranno i sistemi di tracciamento e comunicazione in modo che i cyborg possano mostrare ai soccorritori dove si trovano le persone bisognose di aiuto. 


Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program! Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Sato e i suoi colleghi lavorano nel campo della robotica bioibrida, che combina componenti tradizionali in metallo e plastica con tessuti biologici viventi. 

Questo campo è all’avanguardia della scienza, poiché combina materiali biologici e sintetici. Alcuni ricercatori utilizzano piccole quantità di tessuti vivente, come le antenne delle falene che percepiscono gli odori o la pelle umana, per eseguire funzioni specifiche nei robot tradizionali. 

I progetti più ambiziosi pongono le cellule viventi al centro della progettazione dei robot, mirando ad esempio a creare muscoli potenti e autoriparanti per muovere un robot. 

Nonostante la varietà degli approcci, molti ricercatori si sforzano di sfruttare la natura per far avanzare la robotica. Tuttavia, si trovano ad affrontare seri ostacoli alla piena implementazione dei robot bioibridi ​.

Il team di Sato spera di implementare robot bioibridi e utilizzarli nelle zone disastrate entro i prossimi 3-5 anni. Stanno lavorando per migliorare la durata di funzionamento dei dispositivi, sperando in futuro di utilizzare l’energia solare o l’energia dell’emolinfa degli insetti, analoga al sangue degli invertebrati. 

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Gli Exploit per Citrix Bleed2 sono online! Aggiornare immediatamente, la caccia è iniziata

Il CERT-AgID recentemente aveva avvertito che molte istanze pubbliche non sono ancora state aggiornate e tra queste 70 sono relative a banche, assicurazioni e pubbliche amministrazioni italiane. Ora l...

La suite Shellter Elite utilizzata dai Red Team per il bypass degli EDR, ora viene usata dal cybercrime

Shellter Project, produttore di un downloader commerciale per bypassare i sistemi antivirus ed EDR, ha segnalato che gli hacker stanno utilizzando il suo prodotto Shellter Elite per gli attacchi. Ques...

Il Cyberpandino è pronto per il Mongol Rally 2025: RHC tifa per voi ragazzi! A tutto GAS digitale!

Il progetto Cyberpandino non è solo un’idea folle, ma una grande avventura su quattro ruote progettata e realizzata da due menti brillanti romane – Matteo Errera e Roberto Zaccardi ...

Arriva 123 Stealer! 120 dollari al mese in abbonamento, per rubare qualsiasi dato riservato

Un nuovo infostealer emerge dalle underground criminali e il suo nome è “123 | Stealer”. L’autore di questo software è un hacker che si nasconde sotto lo pseudonimo di k...

Ha 13 anni e ha hackerato Microsoft Teams! La storia di Dylan, uno tra i più giovani bug hunter

A soli 13 anni, Dylan è diventato il più giovane ricercatore di sicurezza a collaborare con il Microsoft Security Response Center (MSRC), dimostrando come la curiosità e la perseveranza...