Redazione RHC : 10 Febbraio 2025 10:42
Era una mattina qualunque per i dipendenti di un’importante azienda italiana del settore retail. L’aria nei corridoi profumava ancora di caffè e il tintinnio delle tastiere riempiva gli uffici. Nessuno avrebbe mai immaginato che, in quello stesso momento, i loro dati fossero in vendita nel dark web.
Un post comparso su un noto forum di cybercriminalità informatica chiuso (accesso su presentazione o attraverso pagamento) aveva appena messo in vendita l’accesso a un database contenente più di un milione di clienti: nomi, email, numeri di telefono, indirizzi, persino informazioni sui pagamenti.
Il venditore, noto con lo pseudonimo Panigale, offriva un accesso privilegiato a un sistema SAP compromesso, permettendo a chiunque fosse disposto a pagare 10.000 dollari di effettuare ordini fraudolenti e accedere alle email aziendali.
CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"?
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti?
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Ma chi era la vittima? Il post non la menzionava esplicitamente. Solo pochi dettagli lasciavano intendere che fosse un’azienda italiana, forse un grande rivenditore con un’enorme base di clienti.
Quello che stava avvenendo non era un caso isolato. I broker di accesso, come Panigale, sono figure chiave nell’ecosistema del cybercrime. Non sono necessariamente gli autori dell’attacco iniziale, ma fungono da intermediari: ottengono credenziali compromesse, accessi a database o interi sistemi aziendali e li rivendono a gruppi ransomware o altri cybercriminali.
Nel caso specifico, l’offerta riguardava un accesso a SAP, il cuore pulsante della gestione aziendale di molte multinazionali. Controllando questo sistema, un attaccante potrebbe manipolare ordini, visualizzare informazioni finanziarie o persino sabotare la catena di approvvigionamento.
Ma non tutti possono vedere i dettagli dell’inserzione: per visualizzare i sample, il forum richiede più di 100 reazioni, una misura per limitare l’accesso ai soli membri fidati e mantenere la community al sicuro da infiltrazioni delle forze dell’ordine.
Nel dark web, la reputazione è tutto. Panigale non è un novellino: con 150 messaggi e 37 reazioni ricevute, è considerato un utente affidabile. Inoltre, ha già utilizzato il servizio di “garante automatico”, una funzione del forum che permette di effettuare transazioni sicure con il supporto di un escrow. Questo dettaglio rafforza la sua credibilità, attirando potenziali acquirenti pronti a sfruttare i dati rubati.
Ma la vera domanda rimane: quale azienda italiana ha subito questa violazione? E, soprattutto, si è già accorta dell’intrusione?
All’inizio di settembre 2025,Palo Alto Networks ha confermato di essere stata vittima di una violazione dei dati. La compromissione non ha interessato i suoi prodotti o servizi core, bensì alcune i...
Il 31 agosto 2025 il volo AAB53G, operato con un Dassault Falcon 900LX immatricolato OO-GPE e con a bordo la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è decollato da Varsavia ed è a...
La recente conferma da parte di Zscaler riguardo a una violazione dati derivante da un attacco alla supply chain fornisce un caso studio sull’evoluzione delle minacce contro ecosistemi SaaS compless...
Proofpoint pubblica il report “Voice of the CISO 2025”: cresce il rischio legato all’AI e rimane il problema umano, mentre i CISO sono a rischio burnout. L’84% dei CISO italiani prevede un att...
La società QNAP Systems ha provveduto al rilascio di aggiornamenti di sicurezza al fine di eliminare varie vulnerabilità presenti nel firmware QVR dei sistemi VioStor Network Video Recorder (NVR). I...