Davide Santoro : 31 Gennaio 2024 07:13
La vicenda che ha scioccato il Texas. Sette uomini avrebbero commesso un abuso di gruppo ai danni di due bambini di età compresa tra i 2 ed i 3 anni. Riprendevano le atroci violenze per poi pubblicarle sul dark web.
Grazie ad un’investigazione portata avanti dall’Australian Center for the Prevention of Cruelty to Children (ACCCE) che ha scoperto i video sul dark web ed ovviamente ha prontamente denunciato l’orrendo crimine contribuendo all’individuazione di uno degli autori. E’ stato identificato un uomo di 29 anni del Texas precedentemente impiegato nel centro commerciale dove sarebbero avvenute le atroci violenze.
Andiamo ad analizzare i punti chiave della vicenda:
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber"Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi". Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura. Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected] ![]() Supporta RHC attraverso:
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L’FBI ha avviato le indagini partendo dai video disponibili ed avrebbe identificato l’uomo comparando immagini pubbliche dello stesso soggetto con le immagini del video. In particolare un’immagine del soggetto con un braccialetto che era stata caricata da una delle madri dei bambini sui social media. A quel punto l’FBI ha chiesto conferma alla madre circa l’identità del soggetto e ha potuto identificarlo con certezza.
L’FBI ha effettuato una perquisizione domiciliare a casa del soggetto nel corso della quale ha trovato ulteriori evidenze. Queste hanno permesso di collegare il soggetto al caso oltre ad alcuni dispositivi elettronici contenenti materiale esplicito che sono stati sequestrati.
Come facciamo spesso prendiamo ad esempio quest’orribile vicenda per alcune linee guida e consigli per genitori riguardanti i minori ed il mondo di Internet:
Oltre a questo consiglio a tutti di seguire il sito della Polizia Postale dove è possibile richiedere informazioni su diversi temi.
Qualora vi trovaste nella brutta situazione di aver trovato delle chat compromettenti, vi consiglio di prendere immediatamente contatto con la Polizia Postale della vostra provincia. Anche per avere consigli su come muovervi perché denunciare il fenomeno è fondamentale e sottovalutarlo può portare a conseguenze nefaste ed a traumi indelebili.
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