Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

macchina sorveglianza

La sorveglianza ha un nuovo alleato. Le Spy Cars ti spiano e le case automobilistiche ti vendono alla polizia

Redazione RHC : 2 Maggio 2024 16:14

Il Congresso degli Stati Uniti ha pubblicato i risultati di un’indagine inquietante. Mostra che la maggior parte delle principali case automobilistiche condivide i dati sulla posizione dei conducenti con la polizia. Questo avviene senza un ordine del tribunale, nonostante la promessa pubblica di astenersi da tali azioni.

Delle 14 case automobilistiche intervistate, solo 5 (GM, Ford, Honda, Stellantis e Tesla) richiedono un mandato o un’ordinanza del tribunale. Solo Tesla informa i clienti delle richieste delle forze dell’ordine.

In risposta alla richiesta di un senatore presentata tramite un’associazione dell’industria automobilistica non specificata, Volvo non ha fornito informazioni. I giganti del settore Toyota, Nissan, Subaru, Volkswagen, BMW, Mazda, Mercedes-Benz e Kia hanno ammesso che la consegna dei dati richiede solo un mandato di comparizione. Pertanto non richiede l’approvazione di un giudice.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Volkswagen ha affermato che è necessario un mandato per rilasciare i dati sulla posizione per un periodo superiore a 7 giorni. Ma divulgherà le informazioni entro 6 giorni o meno tramite mandato di comparizione. Volvo, di proprietà della cinese Geely, non ha fornito commenti.

I senatori Ron Wyden e Ed Markey, entrambi attivi sulla questione, hanno inviato una lettera alla Federal Trade Commission ( FTC ). Hanno chiesto di avviare un’indagine sulle dichiarazioni fuorvianti delle case automobilistiche e sulle pratiche di archiviazione dei dati.

Secondo i senatori Le case automobilistiche “non solo hanno lasciato i consumatori all’oscuro delle loro pratiche effettive. Ma molte di loro hanno ingannato i clienti non rispettando le linee guida volontarie del settore sulla privacy”, osserva la lettera. L’organismo industriale Alliance for Automotive Innovation ha sottolineato l’impegno delle case automobilistiche nella protezione dei dati sensibili sulla posizione dei veicoli.

Tuttavia, secondo Wyden, i dati sono stati ottenuti direttamente dalle case automobilistiche, il che mette in dubbio la trasparenza delle loro dichiarazioni. Un portavoce dell’associazione non ha risposto a una richiesta di commento.

Mercedes-Benz afferma che “non raccoglie sistematicamente dati storici sulla posizione dei veicoli”, mentre Hyundai ammette che “tipicamente” memorizza tali dati fino a 15 anni, Toyota fino a 10 anni e Honda fino a sette anni.

I dati sulla posizione dei veicoli possono rivelare aspetti intimi della vita di una persona, comprese le visite a varie strutture mediche e la partecipazione alle proteste, che mettono a rischio i diritti e le libertà dei cittadini.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Codice Patriottico: da DDoSia e NoName057(16) al CISM, l’algoritmo che plasma la gioventù per Putin
Di Simone D'Agostino - 23/07/2025

Nel febbraio 2025 avevamo già osservato il funzionamento di DDoSIA, il sistema di crowd-hacking promosso da NoName057(16): un client distribuito via Telegram, attacchi DDoS contro obiettivi europ...

Vulnerabilità critiche in Cisco ISE: aggiornamenti urgenti necessari
Di Redazione RHC - 23/07/2025

Le vulnerabilità critiche recentemente scoperte nell’infrastruttura Cisco sono già state sfruttate attivamente dagli aggressori per attaccare le reti aziendali. L’azienda ha co...

Red Hot Cyber Conference 2026. La Quinta edizione a Roma lunedì 18 e martedì 19 Maggio
Di Redazione RHC - 23/07/2025

La Red Hot Cyber Conference ritorna! Dopo il grande successo della terza e quarta edizione, torna l’appuntamento annuale gratuito ideato dalla community di RHC! Un evento pensato per ...

Boom di cyberattacchi in Europa! Ogni 3 minuti un’azienda viene colpita
Di Redazione RHC - 23/07/2025

Con la rapida crescita delle minacce digitali, le aziende di tutto il mondo sono sotto attacco informatico. Secondo gli ultimi dati di Check Point Research, ogni organizzazione subisce in media 1,984 ...

Arriva LameHug: il malware che utilizza l’AI per rubare i dati sui sistemi Windows
Di Redazione RHC - 22/07/2025

La nuova famiglia di malware LameHug utilizza il Large Language Model (LLM) per generare comandi che vengono eseguiti sui sistemi Windows compromessi. Come riportato da Bleeping Computer, LameHug ...