
Le Polizze cyber stanno diventando sempre più complesse e cavillose oltre ad essere più care e richiedere certificazioni più precise e tecnicamente idonee sia in fase di emissione che di risarcimento dei danni.
La Corte Suprema dell’Ohio ha emesso una sentenza pochi giorni prima del nuovo anno secondo cui un fornitore di software e servizi non dovrebbe essere coperto da un’assicurazione contro un attacco ransomware in quanto non ha causato danni diretti o fisici a componenti tangibili del software.
“Quando la polizza assicurativa copre il ‘danno fisico’, deve esserci una perdita fisica diretta o un danno fisico del supporto contenente il software affinché il software sia coperto dalla polizza”
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
osserva il documento del parere.
Questa decisione ha ribaltato una sentenza del tribunale di grado inferiore che coinvolgeva EMOI Services, una società con sede in Ohio che vende software per la pianificazione di appuntamenti, la fatturazione medica e la tenuta dei registri.
Nel 2019, gli aggressori hanno ottenuto l’accesso ai sistemi informatici di EMOI, installando ransomware e chiedendo un riscatto di tre Bitcoin, che quella volta ammontavano a 35.000 dollari.
Dopo aver assunto un fornitore di terze parti per riparare i sistemi, i proprietari di EMOI Services si sono resi conto che sarebbe costato loro meno se avessero pagato il riscatto, e così hanno fatto.
Dopo che la società ha pagato il riscatto, gli aggressori hanno consegnato la chiave di decrittazione per ripristinare i dati. Tuttavia, alcuni sistemi e file sono rimasti crittografati, come il sistema telefonico di EMOI e una miniera di file non critici.
EMOI Services ha quindi presentato una richiesta di risarcimento per le perdite causate dall’attacco ransomware (il pagamento del riscatto e i costi associati all’indagine sull’attacco) ma Owners Insurance Co., il titolare della polizza, ha negato la richiesta. Gli assicuratori hanno sostenuto che l’attacco non ha “perdita fisica diretta”, che è coperta dalla polizza. EMOI Services ha quindi citato in giudizio Owners Insurance Co, adducendo alla violazione del contratto.
La Court of Common Pleas della contea di Montgomery si è pronunciata a favore dell’assicuratore, concordando che la polizza EMOI copre solo perdite o danni diretti o fisici. Il Secondo Distretto della Corte d’Appello, tuttavia, ha ribaltato la situazione, affermando che una potenziale copertura è possibile se EMOI può dimostrare che l’attacco ransomware contro di essa ha causato danni effettivi al suo software.
Il parere della Corte Suprema dell’Ohio ha finalmente chiarito le cose: la polizza assicurativa di EMOI è “chiara e inequivocabile nei suoi requisiti”. “Poiché il software è un elemento immateriale che non può subire perdite fisiche dirette o danni fisici diretti”.
Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

HackingQuesto articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…
VulnerabilitàQuando si parla di sicurezza informatica, è facile cadere nella trappola di pensare che i problemi siano sempre lontani, che riguardino solo gli altri. Ma la realtà è che la vulnerabilità è sempre dietro l’angolo,…
VulnerabilitàÈ stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…
CyberpoliticaDietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…
CulturaConosciamo quello che è stato considerato uno degli uomini di scienza, forse pari solo a Einstein, più poliedrici e geniali dello scorso secolo. Con un ampissimo spettro di talenti scientifici, sviluppati anche grazie ad un…