Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Le città degli Stati Uniti fanno causa a Hyundai e KIA per la mancanza di dispositivi di sicurezza

Redazione RHC : 3 Settembre 2023 09:34

Le autorità delle città americane degli Stati Uniti stanno facendo causa sempre più spesso alle case automobilistiche Kia e Hyundai per non aver installato la tecnologia antifurto di base sulle loro auto. Ciò ha portato a un’impennata dei furti d’auto, mettendo a dura prova la polizia, secondo le cause intentate negli ultimi mesi.

Dall’inizio di quest’anno le città di Seattle, Baltimora, Cleveland, New York, Chicago, St. Louis e Columbus hanno fatto causa a Kia e Hyundai, che di fatto sono di proprietà della stessa azienda. Il motivo è la vendita di automobili senza immobilizzatore, una tecnologia hardware che contribuisce notevolmente a ridurre il tasso di furto.

Mentre ogni altra casa automobilistica ha da tempo implementato gli immobilizzatori, Kia e Hyundai non lo hanno fatto in tempo. Nel 2015, solo il 26% dei loro veicoli era dotato di questa tecnologia, rispetto al 96% degli altri produttori.

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Senza immobilizzatori, le auto Kia e Hyundai sono facili da rubare con un normale cavo USB, come spiegato in dettaglio da centinaia di video virali su YouTube e TikTok. Particolarmente vulnerabili sono i modelli Accent, Rio e Sportage 2015-2020.

I furti di auto Kia e Hyundai sono alle stelle nelle città degli Stati Uniti e non stanno ancora diminuendo. Nonostante il rilascio da parte delle aziende di aggiornamenti che ne rendono difficile il furto, ciò non risolve il problema dell’assenza fisica di un immobilizzatore.

Nel 2022 a Chicago sono stati rubati più di 8.800 veicoli Kia e Hyundai, pari al 41% di tutti i furti avvenuti in città. A Seattle, i furti di Hyundai e Kia nel luglio 2022 sono aumentati del 620% rispetto all’anno precedente.

A Baltimora, i furti di Kia e Hyundai sono raddoppiati dal 2021 al 2022, e a Cleveland, 475 di questi marchi sono stati rubati nel dicembre 2022. Un simile forte aumento si registra a New York, Milwaukee, San Pietroburgo, Los Angeles, Detroit e molte altre città.

Kia e Hyundai affermano le cause sono infondate e che i veicoli delle società soddisfano tutti i requisiti federali. Tuttavia, le autorità cittadine sostengono che la mancanza di immobilizzatori viola le norme di sicurezza e contribuisce ad un aumento della criminalità.

Comunque sia, il numero di furti di auto Kia e Hyundai continua ad aumentare in tutto il Paese. Le aziende offrono aggiornamenti software gratuiti e dispositivi antifurto, ma questo non ha ancora fermato l’ondata di criminalità legata alla facilità del furto di queste auto.

La polizia e le autorità cittadine sostengono costi crescenti e gli esperti ritengono che la situazione non potrà che peggiorare se le aziende non adottano misure drastiche per installare gli immobilizzatori sui vecchi modelli.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Fortinet e Red Hot Cyber a Scuola! Come spiegare ai Bambini la Cybersecurity: Missione compiuta

Nelle ultime settimane, Fortinet con il supporto di Red Hot Cyber, hanno dato vita a un progetto entusiasmante che ci è sempre stato a cuore: portare la cultura della cybersecurity nelle scuole p...

Matteo Salvini è stato hackerato? Un criminale mette in vendita le sue email per 250 dollari

Un post pubblicato un’ora fa su un noto forum underground ha attirato l’attenzione degli osservatori della sicurezza informatica: un utente con lo pseudonimo “elpatron85” h...

Allarme infostealer: pubblicate email del Comune di Gorizia e aziende italiane

Nelle ultime ore, un noto canale Telegram pubblico collegato ai forum underground ha pubblicato una lista di email aziendali provenienti da Italia e Germania. Il messaggio, visibile in uno screenshot ...

RVTools e Zenmap usati per diffondere Bumblebee: anche Google e Bing nel mirino

È stato recentemente rivelato che il loader Bumblebee è stato distribuito tramite il sito web hackerato RVTools. A quanto pare, gli hacker stanno anche sfruttando la popolarità...

Sarcoma Ransomware: l’anatomia di una minaccia silenziosa ma spietata

Nel panorama sempre più affollato e inquietante del cybercrimine internazionale, una nuova figura ha cominciato ad attirare l’attenzione degli analisti di sicurezza di tutto il mondo: Sarc...