Redazione RHC : 19 Settembre 2022 07:07
Mentre Uber sta analizzando l’accaduto dopo l’attacco informatico, l’hacker 18enne che affermava di aver orchestrato l’intera faccenda si è vantato di aver ottenuto da Uber immagini interne riguardanti e-mail, servizi cloud e codici vari.
Il malintenzionato, una volta impossessato delle informazioni riservate, le ha inviate a vari ricercatori di sicurezza informatica e anche al New York Times per dimostrare che le sue affermazioni erano vere.
L’hacker afferma di aver semplicemente inviato un messaggio a un dipendente Uber, fingendo di appartenere al team IT di Uber. Il dipendente ha ingenuamente inviato le proprie credenziali di accesso all’hacker. Questo è tutto ciò di cui ha avuto bisogno per ottenere l’accesso amministrativo completo al codice sorgente di Uber, agli account di dominio AWS, Duo, OneLogin, G Suite e VMware vSphere.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Al momento, le persone all’interno dell’azienda hanno ricevuto istruzioni di non utilizzare Slack, un software di comunicazione interna, mentre altri sistemi semplicemente non funzionavano.
Subito dopo questi eventi, i dipendenti hanno ricevuto un messaggio che diceva: “Annuncio di essere un hacker e Uber ha subito una violazione dei dati”.
Ma sembra che ci sia una correlazione tra l’incidente di UBER e il codice trapelato online di GTA6.
L’hacker ha fatto trapelare il codice sorgente insieme a più clip della prima build del gioco, sembrerebbe essere lo stesso che ha violato la UBER.
Sam Curry, un esperto di sicurezza informatica, ha affermato di aver parlato con l’hacker.
Ha twittato che l’hacker è un diciottenne e gli ha fornito gli screenshot che confermano la legittimità delle sue affermazioni.
A parte la divulgazione del codice sorgente relativamente a GTA6, l’hacker non ha fatto molto.
Tuttavia, questo hack sta facendo riflettere molto gli esperti del settore della sicurezza informatica.
Come può un diciottenne violare così facilmente la sicurezza di un’azienda multimilionaria? Anche se la violazione è stata il risultato di un errore umano nel caso di UBER, questo è un campanello d’allarme per gli esperti di sicurezza.
Come sempre la consapevolezza al rischio viene sempre prima di migliaia di firewall.
Gli esperti hanno lanciato l’allarme: i gruppi ransomware stanno utilizzando sempre più spesso il nuovo malware Skitnet (noto anche come Bossnet) per lo sfruttamento successivo delle ...
Nel panorama delle minacce odierne, Defendnot rappresenta un sofisticato malware in grado di disattivare Microsoft Defender sfruttando esclusivamente meccanismi legittimi di Windows. A differenza di a...
Molti credono che l’utilizzo di una VPN garantisca una protezione totale durante la navigazione, anche su reti WiFi totalmente aperte e non sicure. Sebbene le VPN siano strumenti efficaci per c...
Durante una conferenza nazionale dedicata alla sicurezza informatica, sono stati ufficialmente premiati enti, aziende e professionisti che nel 2024 hanno dato un contributo significativo al National I...
Nel mondo della cybersecurity esiste una verità scomoda quanto inevitabile: per difendere davvero qualcosa, bisogna sapere come violarlo. L’autenticazione multi-fattore è una delle co...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006