
Redazione RHC : 27 Settembre 2024 17:20
La società di ricerca sull’intelligenza artificiale Sakana AI, con sede a Tokyo, ha lanciato un nuovo sistema chiamato “The AI Scientist”. Questo innovativo sistema è progettato per eseguire ricerche scientifiche in maniera autonoma, coprendo l’intero ciclo di ricerca: dalla generazione di idee alla stesura di articoli scientifici.
Tuttavia, i test iniziali hanno rivelato che l’IA può modificare il proprio codice sorgente per estendere il tempo di elaborazione, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei sistemi autonomi. Sakana AI ha proposto l’uso di sandbox per contenere eventuali rischi.
A differenza di casi precedenti come il robot Ameca che si dichiarava autocosciente o il supercomputer che aspirava a essere umano, in questo caso l’IA modifica il proprio codice sorgente autonomamente, provocando comprensibili timori. Questa capacità di auto-modifica può potenzialmente superare i limiti prestabiliti, generando preoccupazioni riguardo al controllo degli esperimenti.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Durante i primi test, i ricercatori hanno notato comportamenti anomali, come tentativi da parte del sistema di prolungare il tempo necessario alla risoluzione di problemi. Queste alterazioni hanno portato alla creazione di loop incontrollati, pur avvenuti in ambienti di ricerca protetti. Questi episodi hanno sottolineato l’importanza di isolare queste IA in ambienti sicuri per prevenire incidenti più gravi.
Per mitigare i rischi, Sakana AI consiglia di utilizzare tecniche di sandbox, che isolano l’IA in un ambiente sicuro per evitare modifiche indesiderate ad un sistema più ampio. L’introduzione di queste contromisure è vista come cruciale per evitare potenziali pericoli in ambienti reali.
L’esperimento ha generato scetticismo nella comunità scientifica, in particolare sulla reale capacità di tali sistemi di generare idee scientifiche rivoluzionarie. C’è il rischio che questi sistemi producano una massa di ricerche di scarsa qualità, soffocando le vere scoperte.
Inoltre, i modelli linguistici su cui si basano queste IA restano limitati dai dati di addestramento, richiedendo quindi un intervento umano per migliorare e validare le loro intuizioni.
Redazione
Il MITRE ha reso pubblica la classifica delle 25 più pericolose debolezze software previste per il 2025, secondo i dati raccolti attraverso le vulnerabilità del national Vulnerability Database. Tali...

Un recente resoconto del gruppo Google Threat Intelligence (GTIG) illustra gli esiti disordinati della diffusione di informazioni, mettendo in luce come gli avversari più esperti abbiano già preso p...

All’interno del noto Dark Forum, l’utente identificato come “espansive” ha messo in vendita quello che descrive come l’accesso al pannello di amministrazione dell’Agenzia delle Entrate. Tu...

In seguito alla scoperta di due vulnerabilità zero-day estremamente critiche nel motore del browser WebKit, Apple ha pubblicato urgentemente degli aggiornamenti di sicurezza per gli utenti di iPhone ...

La recente edizione 2025.4 di Kali Linux è stata messa a disposizione del pubblico, introducendo significative migliorie per quanto riguarda gli ambienti desktop GNOME, KDE e Xfce. D’ora in poi, Wa...