Redazione RHC : 22 Maggio 2025 06:59
Microsoft ritiene che l’intelligenza artificiale potrebbe accelerare lo sviluppo della fusione nucleare come fonte energetica pratica, il che a sua volta potrebbe aiutare a rispondere alla domanda su come alimentare l’intelligenza artificiale stessa.
La fusione nucleare, nel contesto della generazione di elettricità, è una tecnologia che, come l’informatica quantistica, esiste in teoria e negli esperimenti di laboratorio, ma non ha ancora raggiunto la scala industriale. I reattori sperimentali producono solo momentaneamente più energia di quanta ne consumino.
I sostenitori di questa tecnologia ritengono che la fusione fornirà all’umanità energia pulita praticamente illimitata, il che è particolarmente rilevante per Microsoft, che sta sviluppando prodotti di intelligenza artificiale con un consumo energetico gigantesco .La protezione non è un’opzione. È una necessità.
Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program! Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Presso Microsoft Research e tra i principali fisici è emersa l’idea di utilizzare l’apprendimento automatico, ora denominato IA, per accelerare i progressi nella fusione. “La ricerca della fusione nucleare come fonte di energia illimitata e pulita è da tempo uno degli obiettivi più ambiziosi dell’umanità”, scrivono i ricercatori di Microsoft Research Kenji Takeda, Shruti Rajurkar e Ade Famoti nel loro articolo .
“Sebbene ci vorranno ancora anni per arrivare a un’energia di fusione scalabile, i ricercatori stanno ora esplorando come l’intelligenza artificiale possa accelerarne lo sviluppo e avvicinarla all’adozione nella rete energetica.” Parte di questa ricerca è stata discussa a marzo al primo Fusion Summit di Microsoft Research, un incontro di scienziati che sperano di accelerare lo sviluppo della fusione basata sull’intelligenza artificiale, una tecnologia in cui Microsoft sta investendo miliardi di dollari.
Ashley Llorens, vicepresidente di Microsoft Research, ha aperto l’evento riflettendo su quanto sarebbe fantastico promuovere la sostenibilità attraverso l’informatica e l’intelligenza artificiale.
Tali riflessioni sono necessarie perché l’intelligenza artificiale non può ancora essere definita sostenibile. Come osserva il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, “I data center che ospitano server di intelligenza artificiale generano rifiuti elettronici. Consumano enormi quantità di acqua ed elettricità e utilizzano risorse rare che spesso vengono estratte in modo non sostenibile”.
Microsoft sta cercando di ridurre l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale attraverso compensazioni di carbonio, l’acquisto di energia pulita e l’ottimizzazione di software e hardware. Se riuscissimo ad accelerare lo sviluppo della fusione nucleare, potremmo compensare parte dei danni, a meno che, naturalmente, nel frattempo la situazione non sfugga di mano.
Sir Stephen Cowley, direttore del Princeton Plasma Physics Laboratory ed ex capo dell’Autorità per l’energia atomica del Regno Unito, ha tenuto un discorso e ha sottolineato che sono necessarie molte più ricerche per capire se l’intelligenza artificiale può davvero aiutare a trovare la configurazione ottimale del reattore in grado di produrre energia a un costo accessibile.
Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...
La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...
Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...
Le persone tendono a essere più comprensive nei confronti dei chatbot se li considerano interlocutori reali. Questa è la conclusione a cui sono giunti gli scienziati dell’Universit&#x...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006