
Redazione RHC : 26 Aprile 2024 07:25
Una ricerca condotta dalla piattaforma di invio di saggi online e dal rilevatore di plagio Turnitin mostra un uso diffuso dell’intelligenza artificiale generativa da parte degli studenti nei loro scritti.
Dei 200 milioni di articoli presenti sulla piattaforma, lo strumento di rilevamento dell’intelligenza artificiale Turnitin, lanciato nell’aprile 2023, ha rilevato che più di 22 milioni di articoli contenevano almeno il 20% di contenuti generati dall’intelligenza artificiale, corrispondenti al lavoro di circa l’11% degli studenti. Circa sei milioni di articoli (circa il 3%) contengono almeno l’80% di contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Annie Chechitelli, CPO di Turnitin, ha sottolineato l’importanza del lavoro indipendente nel mondo accademico, sottolineando che le istituzioni devono mantenere la propria integrità: “Tutti nel campo dell’istruzione sono alla ricerca di risorse che consentano loro di svolgere al meglio il proprio lavoro, incluso il nostro strumento di scoperta del plagio utilizzando strumenti di intelligenza artificiali”.
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Il rapporto Turnitin conferma che la presenza di contenuti generati dall’intelligenza artificiale nello spazio accademico è una sfida sempre crescente che richiede un approccio più profondo e completo rispetto alla semplice descrizione del lavoro generato dall’intelligenza artificiale.
L’azienda offre discussioni aperte con gli studenti sull’uso accettabile dell’intelligenza artificiale, rivedendo le politiche accademiche esistenti e suggerimenti per i saggi come un modo per affrontare questo problema.
Sebbene la percentuale di studenti che inviano lavori generati dal computer sia ancora relativamente piccola, lo studio di Tyton Partners rileva che quasi la metà degli studenti utilizza regolarmente l’intelligenza artificiale generativa come ChatGPT, con tre quarti di loro che esprimono l’intenzione di continuare a utilizzare tali strumenti nonostante il divieto da parte delle istituzioni educative.
Secondo lo stesso studio, l’integrità accademica diventa una preoccupazione per insegnanti e docenti quando un articolo contiene più del 30% di contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
L’uso diffuso dell’intelligenza artificiale nell’istruzione pone molte sfide e affrontarle richiede un approccio globale.
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