
Pietro Melillo : 10 Luglio 2024 15:49
Un nuovo gruppo ransomware, autodefinitosi “Vanir Group,” ha recentemente fatto il suo debutto nel panorama del cybercrimine.
Questo gruppo ha subito attirato l’attenzione per l’aggressività e la professionalità delle loro operazioni, colpendo tre vittime in poco tempo e rendendo pubbliche le loro azioni attraverso un data leak site.

Nel loro sito web, il Vanir Group ha lasciato un messaggio intimidatorio per i loro bersagli, indirizzato ai CEO o agli amministratori di dominio delle aziende colpite. Ecco una parte del messaggio:
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
“Ciao, Devi essere l’amministratore del dominio o il CEO, in altre parole, la nostra ultima vittima. Leggendo questo messaggio significa che l’infrastruttura interna della tua azienda è stata compromessa, tutti i tuoi backup sono stati eliminati o criptati. Abbiamo anche rubato la maggior parte dei dati importanti detenuti dalla tua azienda. Andando avanti, sarebbe nel tuo interesse cooperare con noi, per evitare ulteriori disgrazie.”

Il Vanir Group afferma di avere una profonda conoscenza delle finanze delle aziende colpite, suggerendo che il prezzo richiesto per il riscatto è stato calcolato attentamente. Minacciano di vendere o distribuire i dati rubati se non vengono soddisfatte le loro richieste:
“Quando scegli di ignorare la nostra gentilezza e riferire alle forze dell’ordine o agli esperti di recupero dati, per aiutarti a trovare un modo per recuperare i tuoi dati persi, perdi TEMPO e SOLDI, e nel processo perdi anche la nostra pazienza.”
Il sito web del Vanir Group include anche un terminale interattivo dove è possibile inserire comandi come “help” per una lista di comandi disponibili, “news” per informazioni sul gruppo e le loro vittime, e “victims” per un elenco di tutte le loro vittime.
Nel terminale, il Vanir Group invita anche potenziali affiliati a contattarli, suggerendo che sono alla ricerca di collaboratori per espandere le loro operazioni:
“Per unirti a noi, invia un messaggio a BlackEyedBastard su Tox per la tua esaminazione.”
Il Vanir Group rappresenta una nuova e pericolosa minaccia nel mondo del cybercrimine. Con le loro operazioni precise e spietate, hanno già colpito tre aziende, mettendo in guardia sia le potenziali vittime che le forze dell’ordine. È essenziale che le aziende rafforzino le loro difese informatiche e adottino misure preventive per evitare di diventare le prossime vittime di questo gruppo ransomware.
Pietro Melillo
Una vulnerabilità critica, monitorata con il codice CVE-2025-59719, riguarda le linee di prodotti FortiOS, FortiWeb, FortiProxy e FortiSwitchManager è stata segnalata da Fortinet tramite un avviso d...

Secondo un rapporto pubblicato di recente dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), l’attività globale del ransomware ha raggiunto il picco nel 2023, per poi crollare nel 2024. Questo calo...

Siamo connessi, connessi a tutto, iperconnessi. La nostra vita professionale e sociale è scandita da deadline strettissime e da un’asticella che viene continuamente alzata, dobbiamo spingere. Ci im...

Il Centro Congressi Frentani ospiterà il 12 dicembre la conferenza “Cybercrime, Artificial Intelligence & Digital Forensics”, l’evento annuale organizzato da IISFA – Associazione Italiana...

Un nuovo post pubblicato poche ore fa sul forum underground Exploit rivela l’ennesima offerta criminale legata alla vendita di accessi a siti compromessi. L’inserzionista, un utente storico del fo...