Redazione RHC : 18 Febbraio 2025 14:46
Il consumo energetico dell’intelligenza artificiale è da tempo oggetto di dibattito. ChatGPT è stato anche oggetto di critiche più di una volta: in precedenza è stato considerato , che ogni richiesta richiede circa 3 wattora di elettricità, ovvero 10 volte il costo di una richiesta a Google. Tuttavia la nuova ricerca di Epoch AI ha smentito questa cifra.
Secondo Epoch AI, la query ChatGPT media che utilizza il modello GPT-4o consuma solo circa 0,3 wattora. Ciò significa che una domanda rivolta all’IA richiede meno elettricità rispetto alla maggior parte degli elettrodomestici domestici. Ad esempio, una lampadina LED da 10 W consuma la stessa quantità di energia in 6 minuti di funzionamento.
La differenza nelle stime è dovuta a dati obsoleti. Studi precedenti si sono basati sul presupposto che vengano utilizzati processori server meno efficienti. Tuttavia, negli ultimi anni l’infrastruttura informatica è notevolmente migliorata: i nuovi modelli funzionano con chip più efficienti dal punto di vista energetico e gli algoritmi sono diventati meno costosi. Di conseguenza, il carico sulla rete elettrica si è rivelato molto inferiore a quanto si pensasse in precedenza.
Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato.
Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Resta tuttavia aperta la questione del consumo energetico dell’intelligenza artificiale in futuro. Nonostante i guadagni in termini di efficienza, OpenAI e altre aziende continuano ad aumentare la loro potenza di calcolo. Secondo il rapporto di Rand, nei prossimi due anni i data center potrebbero consumare quasi tutta la capacità della rete elettrica della California del 2022 (68 GW). Entro il 2030, l’addestramento di un modello avanzato di intelligenza artificiale potrebbe consumare fino a 8 GW, l’equivalente del funzionamento di otto reattori nucleari.
Un ulteriore onere è creato dalle nuove architetture di intelligenza artificiale, in particolare dai cosiddetti modelli di ragionamento. A differenza di GPT-4o, che risponde quasi istantaneamente, tali sistemi impiegano secondi o addirittura minuti a “pensare” prima di produrre un risultato. Ciò li rende più potenti, ma aumenta anche il consumo di energia. OpenAI ha già iniziato a rilasciare versioni più efficienti dal punto di vista energetico di tali modelli, come l’o3-mini, ma gli esperti dubitano che i miglioramenti in termini di efficienza compenseranno la crescente domanda.
La questione del consumo energetico sta diventando non solo una questione tecnologica, ma anche politica. La scorsa settimana, più di 100 organizzazioni ha firmato una lettera aperta invitando gli enti regolatori a supervisionare la costruzione di nuovi data center. Si sottolinea che la crescita della potenza di calcolo potrebbe portare a una carenza di risorse energetiche e a un aumento della quota di combustibili fossili nel bilancio energetico.
Per ora, l’unico modo per ridurre il carico sulla rete elettrica è attraverso l’uso intelligente della tecnologia. Epoch AI consiglia agli utenti che desiderano ridurre al minimo la propria “impronta di carbonio digitale” di scegliere versioni dei modelli che richiedono meno risorse. Tuttavia, data la crescente popolarità dell’intelligenza artificiale, questa opzione è più temporanea che a lungo termine.
Molti credono che l’utilizzo di una VPN garantisca una protezione totale durante la navigazione, anche su reti WiFi totalmente aperte e non sicure. Sebbene le VPN siano strumenti efficaci per c...
Durante una conferenza nazionale dedicata alla sicurezza informatica, sono stati ufficialmente premiati enti, aziende e professionisti che nel 2024 hanno dato un contributo significativo al National I...
Nel mondo della cybersecurity esiste una verità scomoda quanto inevitabile: per difendere davvero qualcosa, bisogna sapere come violarlo. L’autenticazione multi-fattore è una delle co...
Una vulnerabilità critica nel Remote Desktop Gateway (RD Gateway) di Microsoft che potrebbe consentire agli aggressori di eseguire codice dannoso sui sistemi interessati da remoto. Il difetto, &#...
Al torneo di hacking Pwn2Own di Berlino si è verificato un evento storico: esperti di sicurezza d’élite sono riusciti per la prima volta ad hackerare con successo l’hypervisor ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006