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Satelliti e GPS: i prossimi obiettivi di un attacco cyber?

Redazione RHC : 21 Maggio 2021 18:29

Quasi cinquant’anni fa, nel 1973, il progetto GPS (Global Positioning Satellite) fu avviato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti con il primo satellite lanciato nello spazio cinque anni dopo, era il 1978.

Originariamente il GPS era designato come un sistema militare, ma la tragedia del volo 007 della Korean Air Lines del 1983 ha ispirato il governo degli Stati Uniti a rendere i satelliti GPS disponibili per l’uso civile, con una precisione intenzionalmente degradata, abilitando così il primo dispositivo di navigazione portatile nel 1989.

Nel 1995, tutti i ventiquattro satelliti nella costellazione GPS furono dichiarati Full Operational Capability (FOC) e General Motors GM iniziò ad installare Guidestar come primo sistema di navigazione integrato al di fuori del Giappone. Cinque anni dopo (2000), il governo degli Stati Uniti pone fine alla disponibilità selettiva e consente un maggiore utilizzo all’interno di veicoli, telefoni e dispositivi portatili.

Contemporaneamente, un’altra tecnologia stava iniziando a prendere piede: il bus Controller Area Network (CAN). Questo sistema di bus seriale è stato introdotto nel 1986 ed è stato progettato per gestire piccoli messaggi, non crittografati e non autenticati tra moduli o sistemi all’interno di automobili, treni e navi.

La produzione è aumentata rapidamente alla fine degli anni ’90 e solo nel 2000 sono stati venduti più di 100 milioni di dispositivi CAN.

Sebbene alla fine sarebbero state inventate altre tecnologie di rete (ad es. FlexRay, MOST), CAN ha mantenuto lo scettro grazie alla disponibilità di chip al minor costo e agli elevati costi di switchover per la sostituzione di tutti i moduli carryover.

Sebbene il settore automobilistico subisse i suoi primi attacchi di sicurezza informatica, pochi anni dopo, la stragrande maggioranza degli attacchi visibili al sistema erano svolti da hacker etici e in questo senso, non hanno ftto veramente scalpore.

La comunità intanto ha iniziato a risvegliarsi a queste minacce.

“L’industria automobilistica è francamente indietro quando si tratta di sicurezza informatica, mitigazione, gestione del rischio”

afferma Lisa Donnan, esperta di sicurezza informatica.

“I proprietari di automobili sanno poco o nulla di questa minaccia mentre la quantità di software sta crescendo in modo esponenziale. Il settore automobilistico deve prendere lezioni e best practice da altri settori che hanno già dovuto affrontare le minacce”

Proprio Julian Gresser, ex consulente del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e della Banca Mondiale e co-fondatore di The Balance Group aveva portato all’attenzione una infrastruttura di satelliti insicura, che comunica con un’infrastruttura affidabile non critica (veicoli) che qualora fosse stata colpita da un incidente di sicurezza, avrebbe potuto interrompere una vasta rete di autostrade, ponti e tunnel a loro volta riconosciuti come infrastrutture critiche.

“Facciamo molto affidamento sul GPS”

afferma Donnan

“e i malintenzionati lo sanno. Francamente, non ci sono molte contromisure. Ci stanno lavorando, ma ancora non ci sono… Perché i satelliti non sono considerati un settore essenziale nelle infrastrutture nazionali critiche? Inoltre, il trasporto è riconosciuto come un settore essenziale. Ma poi i rischi per la sicurezza informatica delle auto connesse sono stati in qualche modo esclusi. I politici devono nel complesso la questione”.

Secondo un editoriale su Newsweek il 6 maggio, Donnan ha sollecitato il presidente degli Stati Uniti Biden a definire lo “spazio” come infrastruttura critica.

Fonte

https://www.forbes.com/sites/stevetengler/2021/05/18/cybersecurity-experts-push-president-biden-to-protect-gps-satellites-and-the-connected-car/?webview=1&cfPlatform=android&sh=7d22ed487628

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