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Scandalo VPN: Alcune App sull’Apple Store erano legate alla sorveglianza del governo cinese!

Redazione RHC : 3 Aprile 2025 16:55

Sono stati scoperti nell’App Store di Apple cinque servizi VPN collegati a strutture militari cinesi. Ciò è stato rivelato come risultato di una indagine congiunta del Tech Transparency Project con il Financial Times. Secondo gli analisti, le app sono sviluppate da aziende legate a Qihoo 360, un colosso informatico cinese che nel 2020 è stato colpito dalle sanzioni statunitensi per i suoi legami con l’esercito cinese.

I servizi VPN si propongono come strumenti per la protezione della privacy su Internet. Permettono, ad esempio, di nascondere l’attività di rete ai provider Internet e di crittografare il traffico durante la connessione a reti pubbliche. Tuttavia, la sicurezza di tali applicazioni dipende direttamente dall’affidabilità dei loro sviluppatori. Se un’azienda raccoglie i dati degli utenti, una VPN può diventare uno strumento di sorveglianza.

Secondo il rapporto, l’elenco delle applicazioni discutibili includeva Turbo VPN, VPN Proxy Master, Thunder VPN, Snap VPN e Signal Secure VPN (non correlato a Signal Messenger). Tre di questi (Turbo VPN, VPN Proxy Master e Thunder VPN) sono stati installati complessivamente più di un milione di volte. Le aziende dietro questi prodotti sono strettamente collegate a Qihoo 360. Inoltre, è stato rivelato che una delle sussidiarie degli sviluppatori, Guangzhou Lianchuang, sta attivamente cercando specialisti con conoscenza della cultura americana per analizzare i dati degli utenti.

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A seguito dell’appello dei giornalisti del Financial Times, Apple ha rimosso due app dall’App Store: Thunder VPN e Snap VPN. Il destino degli altri resta incerto. Allo stesso tempo, Apple ha dichiarato di monitorare rigorosamente la conformità delle applicazioni VPN alle sue policy e di rimuoverle immediatamente dallo store alla minima discrepanza.

Qihoo 360, formalmente nota come 360 ​​Security Technology, è presente nell’elenco delle aziende affiliate all’esercito cinese stilato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Sebbene i proprietari formali delle app siano registrati presso entità giuridiche diverse, l’indagine ha stabilito il loro collegamento con Qihoo attraverso una rete di società e sviluppatori affiliati.

Gli esperti sottolineano che utilizzare servizi VPN sotto la giurisdizione cinese può essere pericoloso, poiché la legge cinese impone agli sviluppatori di conservare i registri degli utenti e di fornirli su richiesta delle autorità. È per questo motivo che nel 2017 Apple ha già effettuato una pulizia su larga scala dell’App Store, rimuovendo tutti i servizi VPN che non rispettavano questi standard.

La situazione attuale solleva interrogativi non solo sulla trasparenza degli sviluppatori, ma anche sulla qualità della revisione delle app sulle piattaforme Apple e Google. Nonostante le misure di sicurezza dichiarate, i servizi inaffidabili continuano a raccogliere milioni di installazioni.

Non è ancora noto se Apple adotterà ulteriori misure sulle app rimanenti. Nel frattempo, si ricorda agli utenti che una VPN affidabile non dovrebbe solo dichiarare di essere sicura, ma anche essere verificata in modo indipendente.

Redazione
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