
Redazione RHC : 21 Maggio 2024 14:04
Steven Anderegg, 42 anni, residente a Holmen, nel Wisconsin, è stato arrestato per aver creato, distribuito e posseduto materiale pedopornografico (CSAM) creato utilizzando l’intelligenza artificiale generativa.
Anderegg avrebbe utilizzato il popolare modello di testo e grafica Stable Diffusion per creare immagini sessualmente esplicite che coinvolgevano minori.
“Molte di queste immagini raffiguravano minori nudi o parzialmente vestiti che esponevano o toccavano indecentemente i loro genitali o facevano atti sessuali con uomini”, ha affermato in una nota il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
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Le prove raccolte dai dispositivi di Anderegg mostrano che ha creato intenzionalmente immagini sessuali di bambini prima della pubertà utilizzando messaggi di testo sessualmente allusivi.
Anderegg ha comunicato anche con un ragazzo di 15 anni al quale ha inviato materiale sessualmente esplicito tramite Instagram. L’uomo ha anche spiegato all’adolescente come ha creato il CSAM e quali istruzioni testuali ha utilizzato.
Anderegg è stato identificato grazie a una “informazione del Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati (NCMEC) dopo che Instagram ha segnalato l’account di Anderegg per la distribuzione di queste immagini”.
“Il gran giurì federale nel distretto occidentale del Wisconsin ha restituito un atto il 15 maggio, accusando Anderegg di aver creato, distribuito e posseduto immagini visive oscene di minori coinvolti in comportamenti sessualmente espliciti e di aver trasmesso materiale osceno a un minore di età inferiore ai 16 anni”.
Se condannato, Anderegg rischia una pena massima di 70 anni di carcere, con una pena obbligatoria di cinque anni.
“La tecnologia può cambiare, ma il nostro impegno nella protezione dei bambini rimarrà lo stesso”, ha affermato il vice procuratore generale Lisa Monaco.
“Il Dipartimento di Giustizia perseguirà in modo aggressivo coloro che producono e distribuiscono materiale pedopornografico (CSAM), indipendentemente da come è stato creato. In poche parole, il materiale pedopornografico creato con l’intelligenza artificiale è ancora materiale pedopornografico e riterremo responsabili coloro che utilizzano l’intelligenza artificiale per creare immagini di bambini oscene, violente e sempre più fotorealistiche”, ha concluso Monaco.
Redazione
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