Stretta Di Vite nel Regno Unito sull'AI: carcere per chi la usa per creare contenuti pedopornografici!
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Redhotcyber Banner Sito 970x120px Uscita 101125
320×100
Stretta Di Vite nel Regno Unito sull’AI: carcere per chi la usa per creare contenuti pedopornografici!

Stretta Di Vite nel Regno Unito sull’AI: carcere per chi la usa per creare contenuti pedopornografici!

Redazione RHC : 24 Febbraio 2025 06:50

Il parlamento britannico sta preparando un disegno di legge rivoluzionario: per la prima volta al mondo, chi utilizza l’intelligenza artificiale per creare materiale pornografico con minori verrà mandato in prigione. Chiunque sviluppi, archivi o distribuisca algoritmi per generare contenuti proibiti rischia fino a cinque anni di carcere. Saranno vietate anche le istruzioni su come utilizzare l’intelligenza artificiale per scopi criminali.

La necessità di misure urgenti è confermata dalle statistiche Fondazione Internet Watch. Dal 2014 il numero di tali materiali in rete è cresciuto dell’830%. E lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale non fa che aggravare la situazione.

Anche l’International Policing and Safeguarding Research Institute dell’Anglia Ruskin University cattura bene la portata del problema. Dopo aver studiato la corrispondenza nei forum chiusi nelle darknet nel corso dell’ultimo anno, gli scienziati hanno scoperto un crescente interesse per le capacità dell’intelligenza artificiale. Gli utenti condividono attivamente le loro esperienze e addirittura chiamano cinicamente “artisti” i creatori di contenuti illegali legati allo sfruttamento sessuale dei minori.

La Darknet, una parte nascosta di Internet accessibile solo tramite programmi speciali, è particolarmente pericolosa: è lì che si nasconde la radice del male. Ovviamente l’anonimato dei siti rende molto difficile il lavoro degli investigatori. Ma non c’è praticamente nulla che si possa fare al riguardo.

Nell’ottobre 2023, su uno dei forum sono state scoperte più di 20.000 orribili immagini sessuali generate dall’intelligenza artificiale. Sebbene si tratti solo di una piccola parte del volume totale di pornografia infantile su Internet, la velocità con cui questa tendenza si sta diffondendo è allarmante.

I criminali giustificano le loro azioni dicendo che le prove incriminanti da loro create non causerebbero alcun danno reale, poiché le immagini “non sono reali”. Ma questo è solo un tentativo di elusione delle responsabilità: le fotografie di persone reali vengono utilizzate per creare materiale pornografico e le vittime subiscono un forte trauma psicologico, sapendo che le loro immagini continuano a diffondersi su Internet (dopotutto, una cosa è trovare il colpevole, un’altra è eliminarne le conseguenze).

Il problema riguarda anche chi combatte la criminalità: moderatori e investigatori devono studiare ogni immagine in dettaglio per determinare se è reale o creata artificialmente, e questo inevitabilmente ha un impatto sulla psiche.

La legge britannica ora proibisce la creazione e l’archiviazione di qualsiasi immagine di minori di questo tipo, comprese le contraffazioni digitali. Ma non esiste ancora alcuna regolamentazione che consenta di perseguire penalmente coloro che possiedono gli strumenti per generarli. La nuova legge colmerà questa lacuna: la polizia potrà arrestare i criminali prima che abbiano il tempo di utilizzare le tecnologie più recenti per arrecare danno.

Tuttavia, le leggi di un singolo Paese non sono sufficienti per combattere una minaccia globale. Gli esperti invitano a pensare alla sicurezza già nella fase di sviluppo del modello. Molti strumenti basati sull’intelligenza artificiale sono creati per scopi utili, ma possono facilmente trasformarsi in armi nelle mani dei criminali.

  • csam
  • forze dell'ordine
  • materiale pedopornografico
  • politica
Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
L’interruzione di Cloudflare del 5 dicembre 2025 dovuta alle patch su React Server. L’analisi tecnica
Di Redazione RHC - 07/12/2025

Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Immagine del sito
GlobalProtect di Palo Alto Networks è sotto scansioni Attive. Abilitate la MFA!
Di Redazione RHC - 07/12/2025

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Immagine del sito
Rilasciata FreeBSD 15.0: ecco le novità e i miglioramenti della nuova versione
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Immagine del sito
React2Shell: due ore tra la pubblicazione dell’exploit e lo sfruttamento attivo
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Immagine del sito
Cloudflare dichiara guerra a Google e alle AI. 416 miliardi di richieste di bot bloccate
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...